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Sanità, fumata bianca sul personale: ora c'è l'accordo su come gestire l’emergenza

Commissario, Regione e sindacati sottoscrivono il protocollo d’intesa (saltato nei giorni scorsi per motivi non del tutto chiari) che cerca di affrontare le carenze di organico e le delicate verten…

Pubblicato il: 07/11/2019 – 16:25
Sanità, fumata bianca sul personale: ora c'è l'accordo su come gestire l’emergenza

CATANZARO «Le aziende del Servizio sanitario regionale e la struttura commissariale dovranno impegnarsi a definire, con la massima urgenza e comunque entro il 31 dicembre 2019, i fabbisogni di personale». È quanto prevede il protocollo di intesa sulla gestione del personale della sanità sottoscritto oggi, nella sede della Regione, dal commissario ad acta Saverio Cotticelli, dal dirigente generale del Dipartimento regionale Tutela della Salute, Antonio Belcastro, e dai sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Fials. L’intesa, saltata nei giorni scorsi per motivi in realtà non del tutto chiari, è stata conclusa al termine di un nuovo incontro finalizzato ad affrontare il tema della grave carenza di personale nelle strutture ospedaliere e sanitarie della Calabria e del conseguente rischio di una riduzione dei livelli essenziali di assistenza: nei giorni scorsi numerose sono state le proteste messe in atto dagli idonei ai concorsi ancora non assunti per i vincoli del piano di rientro della sanità calabrese e dai precari licenziati per l’impossibilità di una proroga dei loro contratti. Nell’accordo sottoscritto oggi tra commissario, Dipartimento e sindacati, inoltre, si contemplano «il completamento, in tutte le aziende sanitarie e ospedaliere regionali, dei percorsi di stabilizzazione del personale precario, compresi i rapporti di lavoro cessati nel corrente anno per i quali è necessaria la ripresa del rapporto di lavoro. Vanno altresì sanate tutte le criticità riscontrate nella fase di prima applicazione della “legge Madia”, con particolare riferimento al personale precario in servizio da più anni con rapporti di lavoro flessibile. Nelle more del recepimento in una disposizione legislativa dell’emendamento alla norma di cui all’articolo 20 dlgs 75/2017, tutti i contratti a tempo determinato sono prorogati». Stabilito poi «lo sblocco delle procedure concorsuali già bandite e non ancora definite ed espletate, che dovranno essere concluse entro il 30 giugno 2020». Il protocollo inoltre prevede «la ricognizione regionale delle graduatorie concorsuali in corso di validità, distinte per ruolo e profilo, con l’indicazione dello stato di scorrimento. A tali graduatorie di idonei l’azienda che ne è titolare dovrà attingere per coprire i posti resisi vacanti a qualsiasi titolo, attivando il turn over con rapporti di lavoro a tempo indeterminato, nei limiti del fabbisogno. Le aziende sanitarie e ospedaliere che non hanno procedure concorsuali in atto né graduatorie proprie – si legge nell’accordo – dovranno utilizzare, prima di esperire altre procedure concorsuali, le graduatorie regionali esistenti e valide, nel rispetto del principio di cronologia della stessa»: contemplata anche «la ricognizione regionale del numero di assunzioni avvenute rispetto alle autorizzazioni rilasciate con decreti della struttura commissariale». Si prevede poi che «le aziende del Servizio sanitario regionale e la struttura commissariale dovranno impegnarsi a definire, con la massima urgenza e comunque entro il 31 dicembre 2019, i fabbisogni di personale, tenendo conto dei tetti di spesa assegnati a ogni singola azienda, che, nel bando di concorso, dovrà distinguere il numero totale dei posti messi a concorso e le riserve previste dalla normativa». Nel protocollo con l’Ufficio del commissario e con il Dipartimento regionale i sindacati inoltre sollecitano «un intervento straordinario di assunzioni nel più breve tempo possibile, regolarmente autorizzate e le cui procedure dovranno essere avviate con procedura d’urgenza, atteso che potranno rappresentare bacino di reclutamento anche dopo l’1 gennaio 2020, ai sensi della vigente normativa». Un’intesa specifica è stata poi raggiunta con riferimento all’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, per la quale si è concordato che «l’azienda ospedaliero universitaria ‘Mater Domini’ coprirà i posti delle figure professionali di Infermieri ed Oss – già autorizzati con precedenti Dca, a tempo determinato e part time, e non ancora coperti – con contratto di lavoro a tempo determinato e part-time utilizzando la comune graduatoria dell’azienda universitaria Mater Domini e dell’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio»; e che l’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio, da parte sua, «provvederà ad assumere, con contratto di lavoro a tempo determinato, attingendo dalle proprie graduatorie valide a tempo indeterminato, un contingente di Infermieri ed Oss corrispondente al numero delle stesse figure cessate dall’1 settembre 2019». (a.cant)

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