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Elezioni Reggio, verso un civismo di destra? All'orizzonte un possibile asse Bombino-Marcianò

L’opposizione a Falcomatà è ancora spaccata e, se i partiti spingono per soluzioni “in-house”, i movimenti civici si raccolgono attorno ai due professori universitari. I percorsi dell’ex presidente…

Pubblicato il: 11/11/2019 – 16:43
Elezioni Reggio, verso un civismo di destra? All'orizzonte un possibile asse Bombino-Marcianò

di Francesco Creazzo
REGGIO CALABRIA La primavera del 2020 si avvicina a grandi falcate e, con essa, le elezioni amministrative che dovranno rinnovare il consiglio comunale di Reggio Calabria. Ma se nel centrosinistra le gerarchie si fanno via via più chiare, con la nuova candidatura del sindaco uscente Giuseppe Falcomatà, sostenuta dal Pd – anche se con qualche “mal di pancia interno”, nel campo opposto, compattissimo nel ritenere insostenibile un secondo mandato del giovane avvocato reggino, non si trova ancora una convergenza chiara. E tutto questo gioca proprio a vantaggio del primo cittadino uscente.
Oltre a Falcomatà e Saverio Pazzano, professore candidato della “sinistra cattolica” e sostenuto dal Collettivo La Strada, non vi sono al momento altre candidature ufficiali.
CENTRODESTRA SPACCATO La partita più importante, al momento, è quella aperta in seno allo schieramento – o meglio, al non-schieramento – di centrodestra: su tutta la faccenda aleggia il “fantasma” di Francesco Cannizzaro che sarebbe pronto, dopo aver visto “bruciare” quella della cugina Giusy Princi, a sostenere qualsiasi candidatura. Ad eccezione di quella di Giuseppe Bombino.
Altro nome molto accreditato è quello del capogruppo di Fratelli d’Italia in Comune, Massimo Ripepi. Il consigliere comunale e pastore della chiesa evangelica “Pace” è il candidato più titolato, a livello di gerarchie di partito: sua l’opposizione più “vocale” alle politiche di Falcomatà, suo l’appoggio della Meloni e, se il candidato alla presidenza della Regione dovesse essere espresso da Forza Italia, anche quello della Lega. Un nome, quello di Ripepi, assolutamente in “pole” per la corsa a Palazzo San Giorgio, ma indigesto a buona parte degli esponenti “storici” della destra reggina.
IL CIVISMO DI DESTRA Accanto alle soluzioni interne alle nomenklature dei partiti, si fa strada sempre più prepotentemente l’idea di un civismo di centrodestra, con due nomi a dominare la scena: Giuseppe Bombino e Angela Marcianò. Il primo, professore universitario ed ex presidente del Parco Aspromonte, ha già presentato – per utilizzare un’espressione da lui più volte utilizzata – la propria «disponibilità» a correre per la carica di sindaco della città. Bombino, però, come detto, è osteggiato dal deputato forzista Cannizzaro che gli preferirebbe, letteralmente, qualsiasi altro nome. Bombino, infatti, parlò di Cannizzaro durante il processo Gotha, riferendo agli investigatori di aver subìto, da parte di Cannizzaro, una sorta di tentativo di “scalata” all’Ente Parco che dirigeva.
Non un’autocandidatura, comunque, quella di Bombino, che è sostenuto da un nutrito gruppo di ex-scopellitiani.
L’altro nome che, ormai da anni, si fa strada in questo rinnovato civismo di centrodestra, è quello dell’ex assessore ai lavori pubblici della giunta Falcomatà: Angela Marcianò. Anche lei professoressa universitaria, ex componente della direzione nazionale del Pd, proviene da un ambiente culturale più assimilabile al centrodestra che non alla tradizione democrat. Anche attorno alla sua figura si stanno compattando diversi sostegni da parte della destra reggina. E non è escluso, come emerge dai “rumors” di questi giorni, che le avventure di Bombino e Marcianò possano conoscere una convergenza. Colloqui programmatici sui temi cittadini sarebbero stati già avviati anche se, ancora, andrà discussa la formazione di eventuali liste comuni e, sopratutto, su quale dei due nomi convergere per la carica di sindaco. Uno scenario ancora da “fantapolitica”, niente di certo. Quello che è sicuro è che, qualora si realizzasse, darebbe parecchio fastidio alla parte “partitica” del centrodestra, ancora completamente frammentata.

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