POLISTENA Giovedì 14 novembre alle ore 10 al centro polifunzionale “Don Pino Puglisi” di Polistena (RC), si terrà un incontro degli studenti delle scuole del territorio con – tra gli altri – il Ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti e il Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Nicola Morra. L’evento prende il nome “Dalla ‘ndrangheta ai ragazzi” e si svolgerà all’interno di un edificio concesso dal Comune di Polistena a una cooperativa che gestisce nella Piana di Gioia Tauro oltre 100 ettari di terreni, confiscati alle più potenti famiglie della ‘ndrangheta calabrese. L’appuntamento è stato rilanciato anche dal “Blog delle stelle” che definisce l’incontro «una rivoluzione culturale, un nuovo modello di cittadinanza». Questo perché «anche le scuole inizieranno a collaborare con le associazioni e le cooperative che operano all’interno dei beni confiscati alle mafie – è riportato sul blog dei pentastellati -». Il programma della giornata, organizzata nell’ambito del Progetto “A’ndrangheta” promosso dalla Questura di Reggio Calabria, prevede un confronto con i ragazzi sull’utilizzo dei beni confiscati e sull’esperienza già in atto dell’alternanza scuola-lavoro. «Il Ministero dell’istruzione e la Commissione Antimafia stanno lavorando a un Protocollo per realizzare nuove forme di partecipazione e interdipendenza tra mondo dell’associazionismo, della scuola e del lavoro. Si inizierà dalla Calabria giovedì 14 novembre con Lorenzo Fioramonti e Nicola Morra saranno a Polistena. «In questa Regione ancora di più – dicono i due – va rimarcato il profondo valore simbolico dei beni sottratti alla ‘ndrangheta e alla malavita. Si tratta del nostro patrimonio comune, che tornando nelle disponibilità locali viene finalmente gestito nel rispetto delle regole e restituito ai cittadini. Vogliamo mandare un messaggio forte al resto del Paese: le mafie si sconfiggono solo se davvero tutti iniziano a pensare e ad agire in maniera rispettosa della legalità. Il Miur e la Commissione Antimafia hanno deciso di lavorare insieme per inserire la scuola nell’avanguardia della lotta alla criminalità organizzata e offrire così un nuovo modello di cittadinanza.Proveremo a realizzare esperienze di alternanza scuola-lavoro non soltanto in aziende votate al profitto, ma anche nelle realtà cooperative che lavorano nel sociale e che ogni giorno si fanno carico di grandi responsabilità».
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