LAMEZIA TERME Nuovo appuntamento con “20.20”, il faccia a faccia di approfondimento politico condotto da Danilo Monteleone e Ugo Floro e prodotto dal Corriere della Calabria in onda ogni lunedi alle 21 su Telespazio Tv (canale11), e L’Altro Corriere Tv 211.
Ospiti di questo numero, Paolo Mascaro ed Eugenio Guarascio. Ampio spazio è stato riservato al prossimo turno di ballottaggio che riguarderà Lamezia Terme, una delle città più grandi della Calabria.
A contendersi la poltrona di primo cittadino, come è noto, saranno domenica prossima Ruggero Pegna, impossibilitato a partecipare per sopraggiunti e urgenti impegni di lavoro, e l’ex sindaco Paolo Mascaro.
Proprio quest’ultimo, pur mostrando grande ottimismo sull’esito della tornata di domenica 24 novembre (Mascaro al primo turno ha distanziato Pegna di oltre 16 punti percentuali), non ha mancato di fare autocritica in ordine alle elezioni comunali del 2015 quando a sostenerlo fu il centrodestra, per così dire classico: «All’epoca mi fidai troppo dei partiti e delle liste che mi fornirono, errore che non ho voluto ripetere costruendo un’aggregazione civica di grande spessore umano e civile».
Sul “caso Furci”, il pregiudicato lametino arrestato nei giorni scorsi per usura a Lamezia che avrebbe sostato lungamente in un seggio al fine di sostenere la candidatura di un componente una lista di Mascaro l’ex sindaco ha ribadito con forza l’estraneità del fermato alla propria compagine elettorale.
Alla domanda, poi, se fosse a conoscenza di alcune foto che starebbero circolando in queste ore e che ritrarrebbero proprio Furci insieme a un suo candidato in una occasione conviviale, Paolo Mascaro è stato lapidario: «Premetto di non aver visto nessuna foto; se stesse circolando qualcosa del genere, sarebbe il chiaro ennesimo segnale del malcostume che sta caratterizzando questa campagna elettorale, un aspetto che mi fa rabbrividire».
Eugenio Guarascio, che ha guidato la coalizione di centrosinistra formata dal Pd e da un’aggregazione civica a suo sostegno, si è detto molto preoccupato «per la china che sta prendendo la situazione a Lamezia Terme, città reduce da tre scioglimenti comunali per mafia, cui – di sicuro – le ultime vicende di cronaca giudiziaria non gioveranno».
Il riferimento, chiaro, è al presunto appoggio di un pregiudicato, Carmelo Furci, recentemente arrestato, ad un candidato della coalizione guidata dallo stesso Mascaro.
«Lamezia – ha continuato il presidente del Cosenza Calcio – è una città malata, per la quale il mio impegno continuerà».
Nessun abbandono, dunque, del terreno politico, «ma la convinzione di continuare ad esercitare un’azione tesa ad aggregare energie positive per la rigenerazione della società lametina dalle file della futura opposizione».
Guarascio, tuttavia, si è soffermato anche sul quadro politico regionale auspicando un rinnovamento dell’area politica di riferimento.
In tal senso, alla domanda sui suoi rapporti con il governatore in carica, Mario Oliverio, il già candidato a sindaco di Lamezia del Pd ha speso parole di stima umana auspicando però «che possa contribuire a dare una mano da altra postazione».
Chiaro l’auspicio di un passo indietro del presidente della Regione per favorire la competitività dei democrat.
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