REGGIO CALABRIA È tornata in piazza a manifestare Angela Villani, la madre di Matteo, il bambino autistico di 6 anni cui l’Asp5 di Reggio Calabria – secondo quanto afferma – continua a negare le cure necessarie per la sua patologia: «Nonostante il colloquio del 5 settembre scorso con i funzionari dell’Asp di Reggio, nel quale mi avevano assicurato che avrebbero provveduto alle terapie su mio figlio con il pagamento delle fatture – afferma – nulla di tutto questo è avvenuto (ne avevamo scritto qui). In alternativa ci è stato proposto di portare Matteo a fare terapia a Lamezia Terme o a Cosenza. Non so come giudicare questa proposta, che non tiene in minimo conto le condizioni di mio figlio, affetto da Autismo di terzo livello e non riuscirebbe a sopportare lo stress di un viaggio così lungo, con la conseguenza di un ulteriore aggravamento dei comportamenti e delle problematiche di cui soffre. Non è questa la risposta che aspettavamo dall’Asp, in presenza peraltro di una sentenza del Tribunale e di un bambino con una patologia cosi’ grave». Secondo Angela Villano, il figlio «ha diritto alle cure» che potrebbero permettere un miglioramento delle sue condizioni: «Finora ci siamo appoggiati ad un centro che pratica prezzi accessibili».
«La terapia – continua la madre – non va fatta in un centro a tre ore di auto da qui, ma va fatta in un ambiente familiare, e chi è esperto di Autismo lo sa benissimo. I neuropsichiatri sanno bene che la principale necessità di un bambino autistico è quella di relazionarsi, perché il deficit più importante è la relazione con il mondo esterno e con coetanei. Mi ritrovo, oggi – dice ancora la donna – a non poter fare affidamento nemmeno sulla legge. Se nemmeno una sentenza di un giudice riesce a tutelare il diritto alla salute, quel diritto base che è sancito nella nostra Costituzione, cosa posso aspettarmi? Io non chiedo sussidi economici, chiedo solo il rispetto di un’ordinanza, le cure per mio figlio e il rispetto che si deve ad un bambino ed alla sua famiglia. Il problema di Matteo non è stato quello di nascere autistico, ma di trovarsi in questo territorio, dove le cure si è costretti a chiederle attraverso un Tribunale mentre dovrebbero essere erogate e basta, cosi’ come avviene in tutte le altre parti d’Italia».
«L’ASP NON HA MANTENUTO LE PROMESSE» «Malgrado i solenni impegni, la terna dei Commissari straordinari che gestiscono l’Asp di Reggio Calabria non ha provveduto a fornire le cure di cui necessita, e ha diritto il piccolo Matteo». Lo afferma in una dichiarazione il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale: «Dopo il colloquio e le assicurazioni ricevute lo scorso mese di settembre, Angela ha dovuto prendere atto che nulla finora si è mosso nonostante l’ordinanza del Tribunale di Reggio Calabria che aveva imposto all’Asp l’immediato pagamento a sostegno delle cure di Matteo. A questo punto – conclude il Garante Marziale – se oggi stesso i Commissari straordinari non dovessero ottemperare all’ordinanza del Tribunale, invierò tutta la documentazione del caso all’attenzione del sig. Presidente della Repubblica». (f.d.)
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