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L’ultimo “regalo” della maggioranza: non riuscirà ad approvare il bilancio

I rilievi della magistratura contabile inducono la giunta a chiedere l’esercizio provvisorio per sistemare i conti e trovare i fondi per “coprire” i crediti contestati dai Comuni. Il prossimo gover…

Pubblicato il: 19/11/2019 – 16:13
L’ultimo “regalo” della maggioranza: non riuscirà ad approvare il bilancio

REGGIO CALABRIA L’ultimo regalo della maggioranza arriva sotto forma di un progetto di legge approvato dalla giunta regionale (assenti gli assessori Francesco Russo e Maria Francesca Corigliano). Presentata come una “necessità” nella delibera, l’«autorizzazione all’esercizio del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2020-2022» sarà la prima gatta da pelare per il prossimo governatore.
Il succo del provvedimento è che la maggioranza che si insedierà nel febbraio 2020 dovrà, probabilmente, dedicarsi – come primo atto – alla redazione di un bilancio che si annuncia lacrime e sangue. La proposta di legge è stata depositata il 18 novembre scorso e la sua approvazione si annuncia come inevitabile, stando al ragionamento burocratico che fa da sfondo alla scelta.
La decisione discende dai rilievi della Corte dei conti regionale, contenuti nella “Bozza di relazione sul giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Calabria per l’esercizio finanziario 2018”, «dalla quale sono emerse diverse criticità afferenti soprattutto al mancato accantonamento a Fondo crediti di dubbia esigibilità dei crediti vantati nei confronti dei Comuni capoluogo e alla quantificazione del Fondo contenzioso». In soldoni, tra le poste attive della Regione figurano dei crediti nei confronti dei Comuni. Il problema è che, per le amministrazioni locali quei crediti non esistono (o non esistono in parte). Dall’incrocio di questi dati (ciò che la Regione ritiene di dover riscuotere è messo in dubbio nelle contabilità dei Comuni) ne discende un’incertezza nei conti dell’ordine di un centinaio di milioni di euro. Incertezza rilevata dalla magistratura contabile senza che la Cittadella sia riuscita, per il momento, a risolvere il dubbio attraverso un accantonamento di risorse sufficiente a tappare il (presunto) buco.
Nell’ultimo mese gli uffici regionali non sono riusciti a chiudere il gap e i tempi, adesso, sono troppo stretti (nel progetto di legge si fa rilevare che «il consiglio regionale in scadenza di mandato sospenderà i lavori presumibilmente in data 10 dicembre 2019). Va da sé che il rendiconto generale dell’esercizio finanziario 2018 resterà aperto. Chiuderlo toccherà al prossimo governatore e alla sua squadra. Ma le conseguenze non sono di poco conto. L’autorizzazione dell’esercizio provvisorio del bilancio prevede che la Regione possa disporre dei quattro dodicesimi degli stanziamenti di spesa previsti per l’esercizio 2020 nel bilancio di previsione 2019-2021. Un taglio ai fondi svincolati che rende ancor più esangui le casse della Regione.
«A OLIVERIO NON CREDE PIÙ NESSUNO» Intanto i 5 Stelle calabresi attaccano Oliverio. «È molto grave la deliberazione dell’esercizio provvisorio del bilancio 2020 da parte della giunta regionale della Calabria guidata da Mario Oliverio, che dimostra due cose: l’ennesima iniziativa di un governatore utilitarista che spera di restare incollato alla poltrona e la chiara inadeguatezza del suo assessore al ramo, Mariateresa Fragomeni».
Lo affermano, in una nota congiunta, i parlamentari nazionali ed europei e i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle calabrese, che aggiungono: «Questa mossa del cavallo di Oliverio e sodali è inaccettabile e la sua giustificazione da parte dell’esecutivo regionale è ancora peggiore, in quanto fa leva sul fatto che le criticità rilevate dalla Corte dei conti nel giudizio di parificazione del rendiconto 2018 hanno creato una situazione di incertezza che non ha consentito la predisposizione del bilancio di previsione 2020-2022 nei tempi previsti dalla normativa vigente. Ma come, gli eroi oliveriani se ne sono accorti proprio e solo adesso?». «Si tratta – incalzano i 5 Stelle – dell’ennesima riprova dell’incapacità amministrativa, della negligenza, dell’approssimazione e dell’opportunismo politico della squadra di governo del presidente, che crede di poter sovvertire la realtà con i libri apologetici sul suo conto e con le narrazioni delle proprie truppe cammellate, ridicole quanto grottesche, sulle gesta eroiche dello stesso Oliverio, cui non crede più nessuno». «Speriamo, in merito alla riferita deliberazione di esercizio provvisorio, che gli attuali consiglieri regionali salvino almeno la faccia e non mantengano un atteggiamento pilatesco. Le prossime Regionali – concludono i rappresentanti pentastellati – segneranno uno spartiacque tra la vecchia politica, quella che ha usato il potere per amici e compari, e il Movimento 5 Stelle, che ne ha denunciato in ogni modo e sede le logiche clientelari e familistiche, causa di emigrazione di non ritorno e della drammatica sparizione, in Calabria, dei diritti, delle speranze e del bene comune».(ppp)

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