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Prosegue il braccio di ferro fra il Pd di Crotone (pro Oliverio) e il commissario Graziano

Si susseguono le riunioni: Il responsabile organizzativo del partito in città mentre la direzione provinciale potrebbe chiedere la ricandidatura del governatore. Volano parole grosse fra Puccio e a…

Pubblicato il: 19/11/2019 – 17:44
Prosegue il braccio di ferro fra il Pd di Crotone (pro Oliverio) e il commissario Graziano

di Gaetano Megna
CROTONE Braccio di ferro tra il Partito democratico crotonese e quello regionale. Da tempo non ci sono buoni rapporti tra i vertici regionali del partito e quelli crotonesi, così come si evince dalla vicenda del commissariamento del circolo cittadino, prima deciso e poi ritirato, da parte del commissario regionale, Stefano Graziano.
Lo scorso 20 luglio il commissariamento del Pd cittadino pitagorico era stato deciso da Graziano, perché «l’azione politica posta in essere dal circolo di Crotone è caratterizzata in netto contrasto con le linee di comportamento che erano state approvate ed assunte precedentemente». Il Pd cittadino aveva disatteso la linea tracciata dal partito regionale, che prevedeva che i consiglieri comunali dem non avrebbero dovuto garantire l’appoggio alla maggioranza guidata dal sindaco Ugo Puglise.
La scelta di Graziano aveva provocato a Crotone e in Calabria una accesissima polemica, tale da far ritirare, inaspettatamente, la decisione, nonostante i consiglieri comunali avrebbero continuato a sostenere Pugliese e la sua maggioranza. Ogni volta che la maggioranza non aveva i numeri in Consiglio, infatti, arrivava il sostegno di tre consiglieri comunali dem.
E così Graziano ha dovuto ingoiare il rospo, perché la polemica sul commissariamento di Crotone è stata utilizzata dai sostenitori della ricandidatura di Mario Oliverio alla guida della Regione per minare il ruolo del commissario regionale.
La vicenda di Crotone è rimasta appesa e oggi ritorna. Ieri il segretario del circolo cittadino di Crotone, Antonella Stefanizzi, ha convocato una riunione della direzione alla quale ha partecipato il responsabile organizzativo Pd Calabria, Giovanni Puccio. Nel corso della riunione, iniziata nel tardo pomeriggio e conclusa intorno alle 23, sono riemerse le divisioni tra il partito regionale e quello locale. Ci sono stati anche scontri verbali “violenti” tra Puccio e alcuni dirigenti locali, che ieri avrebbero voluto trattare la questione della scelta del candidato a presidente della giunta regionale. Puccio ha tirato i freni ed ha impedito di parlare della candidatura regionale, mentre i rappresentanti locali hanno chiesto a viva voce l’autonomia politica rispetto anche alle indicazioni che stanno arrivando da Roma.
«Sono venuto a Crotone – ha sottolineato più volte Puccio – per parlare della vicenda scoppiata al Comune e per decidere quale deve essere la linea del Pd e non voglio assolutamente parlare di altro». Nel corso del dibattito i dirigenti crotonesi hanno espresso un giudizio negativo sull’attività del sindaco dimissionario (Pugliese), ma hanno difeso il comportamento dei tre consiglieri che lo hanno sostenuto garantendogli la maggioranza in Consiglio. Anche su questo, secondo quanto riferito, ci sarebbe stata divergenza di vedute tra i dirigenti locali e Puccio, che avrebbe gradito un segnale diverso dai tre consiglieri comunali dopo le dimissioni di Pugliese. Per dare un segnale alla città, Puccio in sostanza avrebbe gradito che i tre si dimettessero prima dello scioglimento ufficiale del consiglio comunale, previsto per il prossimo 4 dicembre.
La questione vera, comunque, non è più la vicenda della consiliatura che si è chiusa con le dimissioni di Pugliese, ma la futura alleanza per il governo della città pitagorica. Sono tanti quelli che pensano che lo scontro tra i dirigenti regionali e locali sia legato al fatto che i dem di Crotone vorrebbero preparare un’alleanza organica con i DemoKratici di Enzo Sculco per le elezioni comunali, che si terranno la prossima primavera.
Le vicende regionale e comunale tornano a mescolarsi con quella cittadina, perché il “reuccio” Sculco è uno dei più fedele alleati di Oliverio. Ieri non c’è stata condivisone e la direzione si è conclusa senza avere ricucito il rapporto tra i dirigenti regionali e locali. Alla riunione di ieri non hanno partecipato 14 dissidenti che si sono autosospesi dalla direzione cittadina, tranne Vincenzo Scalera probabilmente autorizzato dagli altri per sentire come sarebbe andata la discussione. Si racconta che, conclusa la riunione, qualcuno di Crotone abbia diffuso notizie non rispondenti all’andamento reale del dibattito che c’era stato. Sono state queste notizie volutamente “distorte” a provocare la reazione di Puccio e del partito regionale, che oggi ha diffuso una nota sulla vicenda di Crotone.
L’ultimo capoverso della nota firmata da Puccio, probabilmente condivisa anche da Graziano, ha chiarito ogni aspetto della vicenda: «Si prenda atto, dunque, che l’inevitabile cambiamento amministrativo che Crotone merita non può più attendere, ecco perché è necessario in tempi rapidi affrontare queste delicate tematiche con tutto il gruppo dirigente, senza fughe in avanti o posizioni personali, che comunque, non impegnano il Pd regionale».
E oggi c’è una nuova riunione in via Panella a Crotone, convocata dalla direzione provinciale. Puccio chiederà che non vi siano “fughe in avanti”, perché si racconta che la direzione provinciale potrebbe decidere di chiedere la ricandidatura di Oliverio. (redazione@corrierecal.it)

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