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Esplode una macelleria a Reggio, feriti vigili del fuoco e poliziotti

Verso l’1.40 di notte una squadra di pompieri è intervenuta per domare un incendio e, in seguito, è avvenuta un’esplosione probabilmente causata da un corto circuito. I vigili sono stati dimessi in…

Pubblicato il: 20/11/2019 – 8:05
Esplode una macelleria a Reggio, feriti vigili del fuoco e poliziotti

REGGIO CALABRIA Questa notte,  attorno all’1,20, in via santa Lucia al Torrente un incendio di natura accidentale determinato da un corto circuito, ha interessato un’attività commerciale adibita a macelleria. Sul posto sono intervenuti un’autobotte dei Vigili del Fuoco e gli equipaggi di 3 volanti, per mettere in sicurezza la zona e procedere ad eventuali evacuazioni delle unità abitative. Durante le attività praticate dai Vigili del Fuoco per estinguere l’incendio che si stava propagando all’interno del locale, si è verificata una deflagrazione, che ha investito sia gli stessi Vigili del Fuoco che i 6 operatori delle Volanti.
I vigili hanno riportato fratture, contusioni e ustioni ma non sono in pericolo di vita. La squadra è intervenuta per spegnere le fiamme ed erano all’interno del locale quando, mentre stavano, con l’ausilio di un motodisco, cercando di aprire una serranda sono stati improvvisamente investiti da un’esplosione causata da una bombola di gas. Coinvolti anche gli agenti all’esterno che risultano feriti lievemente. I 5 vigili sono stati dimessi stamattina con prognosi tra i cinque e i venti giorni, anche se dovranno ripresentarsi in ospedale per ulteriori accertamenti.
IL PREFETTO MARIANI: «SOLO ANALOGIE CON IL CASO QUARGNENTO» «Fortunatamente non ci sono state conseguenze gravissime. Non ci sono mai parole sufficienti per ringraziarvi per quello che fate per tutti noi ogni giorno». A dirlo il Prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani accogliendo una delegazione dei Vigili del fuoco e della Polizia, ricevuta nel Palazzo del Governo per esprimere solidarietà, vicinanza ed affetto ai feriti di questa notte.
Mariani ha ricevuto il comandante provinciale dei Vigili del fuoco Carlo Metelli, il caposquadra che ha coordinato l’intervento e il Questore Maurizio Vallone, che era accompagnato dal dirigente delle Volanti Luciano Maria Rindone. «Questi – ha detto Mariani – sono i nostri uomini. Ogni giorno mettono in gioco la loro vita, con grande abnegazione, con dedizione al dovere. Sono valori che non sono assolutamente retorici. La cosa che più mi ha colpito è l’analogia con la vicenda di Quargnento di qualche giorno fa. Le prime indagini, comunque, non sembrano evidenziare situazioni di dolo, anche se sono ancora in corso. E ancora una volta abbiamo corso il rischio di perdere degli uomini». «Per fortuna – ha aggiunto – le condizioni dei feriti non sono gravi. Mi sono recato stamattina personalmente in ospedale dove i feriti stanno effettuando degli accertamenti più complessi. È andata bene, ma l’episodio ci deve far riflettere e far riflettere tutti i cittadini quando incontrano per strada queste divise». La prognosi per i vigili del fuoco feriti varia da 5 a 20 giorni. Lo ha confermato Metelli. «In questo momento sono in corso degli accertamenti, dopo le dimissioni della notte. Uno dei nostri uomini – ha aggiunto – dopo l’esplosione è rimasto per qualche minuto in stato di incoscienza. Questo ci ha un po’ preoccupato. Fortunatamente al suo arrivo in ospedale è uscito dallo stato di torpore. Sicuramente, in questo momento, è quello che ha la prognosi più lunga e speriamo torni presto al suo lavoro».
I vigili coinvolti nell’esplosioni hanno riportato ferite tipiche da scoppio. «È stato lo spostamento dell’aria – ha spiegato Metelli – che ha sbattuto i corpi dei colleghi contro l’autopompa serbatoio posta lì davanti. Hanno riportato choc da urti, compressione dello sterno e lesioni meccaniche».
FALCOMATÀ: «EPISODIO CHE DIMOSTRA L’IMPEGNO QUOTIDIANO DELLE FORZE DELL’ORDINE» «Intendo esprimere la mia personale vicinanza, anche a nome dell’Amministrazione comunale e dell’intera comunità reggina, ai vigili del fuoco e agli agenti della Polizia di Stato rimasti coinvolti questa notte nell’esplosione avvenuta in un locale commerciale in via Santa Lucia». Lo dichiara il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà.  «Episodi come questo – ha aggiunto – ci danno la chiara dimensione degli enormi rischi e dei tanti pericoli cui sono esposti questi ragazzi che lavorano quotidianamente per la nostra sicurezza. A loro esprimiamo un pensiero di profonda gratitudine per l’impegno, la passione e la professionalità con i quali svolgono ogni giorno il loro lavoro».
I SINDACATI DI POLIZIA: «MAGGIORE ATTENZIONE PER CHI RISCHIA LA VITA» E anche i sindacati di polizia esprimono solidarietà e vicinanza agli agenti e ai vigili del fuoco rimasti feriti nell’esplosione di Reggio. «Quando i poliziotti e i Vigili del Fuoco – afferma Domenico Pianese, segretario generale del Sindacato di Polizia Coisp – scendono in piazza a Roma, davanti Palazzo Montecitorio, e nelle altre città italiane, non lo fanno certo per “amor di polemica”. Quanto accaduto a Reggio Calabria, con i colleghi feriti nell’esplosione all’interno di un negozio, è l’ennesima conferma, qualora ce ne fosse bisogno, dei rischi a cui siamo esposti quotidianamente». «Per questo – prosegue – continuiamo a chiedere con forza che le risorse stanziate in manovra per il comparto sicurezza vengano ricalibrate per rispondere alle legittime aspettative delle donne e degli uomini in divisa». «Mancano all’appello – conclude – almeno altri 40 milioni per il riordino delle carriere, 1 miliardo in più di quanto previsto per il rinnovo del contratto, e finanziamenti per nuove assunzioni e equipaggiamenti. Senza tutto questo, meglio evitare anche le vuote esternazioni di solidarietà».
Sulla stessa linea anche Fsp Polizia di Stato. «Esprimiamo – afferma il segretario generale Valter Mazzetti – tutta la nostra solidarietà e vicinanza ai vigili del fuoco e ai poliziotti rimasti feriti nell’esplosione avvenuta a Reggio Calabria. Speriamo che tutti possano rimettersi al più presto, pur sapendo che i traumi dovuti a questi eventi non passano mai».
«Poteva essere una tragedia enorme – aggiunge – proprio come purtroppo è accaduto a Quargneto, ma anche questo ennesimo episodio conferma quanto insormontabili e insidiosi siano i rischi che donne e uomini appartenenti al comparto Sicurezza e Soccorso pubblico corrono quotidianamente per tutelare cittadini e istituzioni. Un comparto flagellato letteralmente da morti e feriti, che in questo anno atroce ancora piange fratelli caduti in ogni Corpo, ma che nonostante ciò finisce sempre in fondo all’agenda politica di Governi superficiali e irresponsabili».
«Donne e uomini che dedicano la propria vita alla sicurezza degli italiani – afferma ancora Mazzetti – e ancora lottano per ottenere condizioni minime che garantiscano il rispetto della loro dignità di persone e di professionisti, fra promesse non mantenute e impegni fumosi che non portano a fatti». «Sono i peggio trattati del Continente – conclude – e tirano a campare con organici insufficienti, senza mezzi, per quattro spiccioli che rappresentano un’offesa per chi, ancora, è disposto a perdere anche la vita in un giorno qualunque, nel più comune degli interventi, pur di tenere fede al proprio dovere. “Non ci sono i soldi” è l’unica cantilena che continuiamo a sentire, e intanto la gente in divisa muore o resta ferita».
 

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