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«Niente stampa». L’audizione del commissario dell’Ao di Cosenza è top secret

La manager che guida gli ospedali cosentini prima parla con i giornalisti, ma poi chiede di allontanarli. L’incontro con i consiglieri comunali della commissione sanità si svolge a porte chiuse. «I…

Pubblicato il: 20/11/2019 – 15:10
«Niente stampa». L’audizione del commissario dell’Ao di Cosenza è top secret

di Michele Presta
COSENZA Dopo appena pochi minuti dall’inizio della riunione, la richiesta di Giuseppina Panizzoli (neo commissario dell’Ao di Cosenza) di incontrare i consiglieri di Palazzo dei Bruzi a porte chiuse, per il presidente della commissione sanità Maria Teresa De Marco è uno dei «validi motivi» previsti dal regolamento comunale per svolgere le commissioni senza la presenza del pubblico. Fuori gli organi di informazione perché «non sapevo fossero previsti», dice il commissario, e la consigliera che guida la commissione, ligia alla richiesta della sua ospite, prima sospende la seduta, poi con la stampa lontana dalla sede dell’incontro riprende la discussione. Quanto proficua sia stata l’audizione con la manager bergamasca chiamata a sollevare le redini dei due ospedali di Cosenza più il Santa Barbara di Rogliano rimane nel segreto della stanza adiacente al salone del consiglio comunale. C’è chi sostiene che il commissario Panizzoli abbia risposto a tutte le domande che le sono state sottoposte, ma ai cittadini non è dato saperlo. Rimane il cruccio di non conoscere il contenuto di una riunione che, vista la situazione generale in cui versano i nosocomi e le strutture amministrative ospedaliere, avrebbe potuto sicuramente fornire degli spunti interessanti all’opinione pubblica. Certo è che se le scelte della manager saranno imposte e incondizionatamente rispettate, così come successo nella tragicomica riunione di Palazzo dei Bruzi, per i cosentini c’è solo da sperare in bene. A poco o nulla sono serviti i tentativi dei componenti della commissione sanità di convincere Maria Teresa De Marco (eletta con la lista Cosenza Positiva) circa l’inopportunità di svolgere la riunione a porte chiuse. Il consigliere Massimo Lo Gullo in un primo momento aveva anche pensato di disertare la seduta per far mancare il numero legale, salvo poi quatto quatto riconquistare il proprio posto. Da ridere, infine, la ricerca del “colpevole” che avrebbe avvertito la stampa circa l’arrivo della dottoressa Palazzolo quando l’avviso della riunione è stato affisso in bacheca per diversi giorni. Questo l’andazzo a Palazzo dei Bruzi, intanto la vicenda assume contorni grotteschi anche in considerazione del fatto che poco prima dell’inizio della riunione il commissario dell’Ao si è intrattenuta con i giornalisti. E dunque, circa i 53 lavoratori della cooperativa Seatt che attualmente gestiscono il servizio ticket e refertazione analisi, il Cup dell’ospedale e il call center per le prenotazioni telefoniche, il numero verde e il servizio disdette che a fine novembre riceveranno il foglio di via, ha dichiarato: «Il nostro obbiettivo è quello di ridurre al minimo i disagi per i cittadini e l’utenza». Una risposta telegrafica alla quale poi ha aggiunto: «Stiamo valutando diverse soluzioni, l’azienda non ha potere di proroghe e rinnovi». Spiragli di luce anche in vista della possibilità di assumere nuovo personale tramite concorso. «I nuovi concorsi sono stati stabiliti con decreti e richieste emanati dalla struttura commissariale – spiega il commissario – c’è un concorso importante per il personale amministrativo e speriamo che prima o poi ci venga autorizzato. Anche quello per i centralinisti va avanti». (m.presta@corrierecal.it)

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