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«Su personale e stabilizzazione firma la dirigente "sbagliata"»

La manager dell’Economato propone un atto che spetterebbe al settore giuridico. I dubbi del Csa-Cisal: «Una foglia di fico per eludere la rotazione». E le assunzioni sarebbero a rischio perché non …

Pubblicato il: 20/11/2019 – 11:15
«Su personale e stabilizzazione firma la dirigente "sbagliata"»

CATANZARO «Ma a cosa serve essere dirigente di un settore se tanto poi gli atti li firma un altro? L’adozione delle delibere della Giunta regionale sta prendendo una bruttissima piega». Lo scrive il sindacato Csa-Cisal, che aveva già sollevato la questione di una firma “fuori posto” sulle due delibere (512 e 513 del 31 ottobre) della rotazione approntata dall’esecutivo. Come dirigente di settore firmataria (che in teoria dovrebbe aver istruito la pratica) figurava infatti la nuova figura dirigenziale dell’Economato – «peraltro in potenziale conflitto di interesse». In quella fase, «il caos, i pianti e le “trattative” scatenatisi sulla rotazione dei dirigenti, pur sotto gli occhi vigili dell’Anac, hanno fatto perdere di vista altri atti con delibere viziate da evidente “incompetenza”». La dirigente del settore Economato risulta infatti firmataria anche della delibera 511 del 31 ottobre 2019: “Programma Triennale del Fabbisogno di Personale triennio 2019-2021 – modifiche ed integrazioni”. Un provvedimento molto importante in Regione Calabria. «Eppure – scrive il sindacato – nessuno si spiega cosa c’entra la dirigente del settore Economato con il fabbisogno del personale regionale. È come mischiare il pesce con la carne».
«LA FOGLIA DI FICO CHE ELUDE LA ROTAZIONE» «L’organo politico – continua la nota – sa benissimo, e allo stesso tempo lo sa anche l’alta burocrazia della Regione Calabria, che sia per la rotazione e sia per il Piano Triennale del Fabbisogno e sia per altre delibere recentemente approvate la competenza spetta al settore “Giuridico” del dipartimento “Organizzazione, Risorse Umane”. È quello il settore preposto all’istruttoria dell’atto. Chi si occupa di “Economato, Logistica e Servizi Tecnici, Provveditorato, Autoparco, Burc” in che modo può aver predisposto un atto così di diversa natura rispetto alle proprie competenze? Chi ha – precisa il sindacato CSA-Cisal – veramente istruito queste pratiche? Possibile che nessuno si sia posto l’interrogativo davanti al fatto palese che c’è qualcosa che non quadra? L’assessore al Personale non ha avuto un sussulto, un attimo di riflessione? Come si può far finta di niente?». Per il Csa-Cisal il «punto sostanziale» è un altro: «A cosa serve la rotazione dei dirigenti, che dovrebbe “rigenerare” il tessuto amministrativo di un Ente anche dall’influenza della politica, se poi troviamo, tra i dirigenti, chi si rende disponibile ad eludere le proprie competenze? Forse c’è un errore nelle delibere della rotazione e in realtà la dirigente dell’economato non è del settore “Economato” ma è stata assegnata al “Giuridico”? L’organo politico non faceva prima ad assegnare l’interim del settore “Giuridico” alla dirigente se poi è costretta a queste “firme” creative? Si trova una foglia di fico, ma sotto c’è sempre la stessa “polverosa” realtà. Non è la prima volta che il settore “Giuridico” del dipartimento “Organizzazione, Risorse Umane” viene di fatto esautorato. Oltre ai casi di numerose delibere firmate dal solo assessore e dal solo dirigente generale (quindi senza un settore proponente), circa un anno e mezzo addietro, nel marzo 2018, con la delibera 77, che si occupava del regolamento sulla disciplina degli incarichi extra-ufficio autorizzati o conferiti ai dipendenti della Giunta regionale ci fu un “golpe” del Segretariato generale che si arrogò un’attribuzione che non aveva. Se l’opacità e le forzature ci sono sulle firme e sulla “nascita” di un atto, come si può pensare di avere la “coscienza amministrativa” apposto?» Il sindacato Csa-Cisal suggerisce alla dirigente del settore “Economato” di «usare con maggiore prudenza la firma sugli atti amministrativi evitando queste “invasioni” di competenze che potrebbe pregiudicare la validità dei provvedimenti».
«SENZA IL BILANCIO CONSOLIDATO NIENTE ASSUNZIONI» C’è un altro atto molto attenzionato in Cittadella. La delibera 511 va a modificare quanto la Giunta aveva deciso sul Piano del Fabbisogno con un’altra delibera, la 329 del 22 luglio. Osservando i prospetti, le unità da assumere sono 12 istruttori direttivi amministrativo finanziario (categoria D) e 3 istruttori direttivi tecnico (categoria D). Poi ci sono 2 istruttori amministrativi contabili (categoria C) e 9 istruttori tecnico (categoria C). «Per tutte queste figure – si legge ancora nella nota – è prevista la “riserva” per le stabilizzazioni interne (al 50%), infatti è richiamato l’articolo 20 comma 2 del D.lgs. 75/2017. Preghiamo l’amministrazione di verificare al più presto se esistano dei dipendenti in possesso dei requisiti della normativa nazionale (non accontentandosi di auto-certificazioni, considerato che il Decreto Madia cita i contratti non appunto le auto-certificazioni). Ancora, il Piano prevede: 1 istruttore amministrativo contabile (categoria C), 5 categorie C e 1 categoria B1. Anche in questo è prevista “la valorizzazione della professionalità acquisita” con stabilizzazioni da Decreto Legge 101/2013, articolo 4, comma 6. Infine, sono previsti, questa volta incardinati nel turn over, l’assunzione di 3 dirigenti a tempo determinato e 2 a tempo indeterminato». A questo proposito, il sindacato Csa-Cisal chiede conto di un passaggio della delibera: «Nello specifico dove si dice: “…che si rende necessario rivedere la suddetta determinazione prevedendo l’assunzione di Dirigenti a tempo determinato, anche al fine di concludere la procedura di acquisizione dall’esterno del Dirigente dell’Uoa Protezione Civile in itinere”. Ma come – si chiede il sindacato –, c’è una decisione di un giudice che ha dato ragione a quattro dirigenti interni in merito alla procedura di incarico della Prociv e si continua ancora a cercare un dirigente all’esterno dell’amministrazione? Perché mai la giunta si è già portata avanti, scavalcando – ancora una volta – gli interni? Ci riprovano dopo tutte le polemiche che sono scoppiate e pure dopo un provvedimento di un giudice? Oltre a questi aspetti di dettaglio, occorre chiarire che sull’intero Piano del Fabbisogno di Personale pende una pesante incognita. Tutti in Regione sanno bene che senza l’approvazione del bilancio consolidato dell’Ente non si può procedere con nessuna assunzione. Peraltro, ieri abbiamo appreso della delibera della Giunta con cui si decide di non approvare il bilancio di previsione 2020-22 e di adottare l’esercizio provvisorio. Dare false illusioni a lavoratori, per giunta “precari”, è profondamente ingiusto ed immorale, poi farlo in periodo di campagna elettorale è alquanto ingannevolmente strumentale».

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