CORIGLIANO ROSSANO Nella lotta alle sperequazioni, alla fine la città di Corigliano Rossano la spunta.
Nei mesi scorsi, la legge di bilancio aveva tagliato, e di netto, i fondi per i comuni nati dalle fusioni che la Legge Delrio stabilisce in un massimo di due milioni, e comunque, in un contributo pari al 60% dei trasferimenti erariali attribuiti per l’anno 2010.
Prima dell’estate, infatti, il bonus era stato tagliato drasticamente di 1,2 milioni di euro ma ieri una nota del Ministero dell’Interno ha rimesso ogni casella al suo posto. Soddisfatto il consigliere comunale Giuseppe Graziano e autore della legge – nella sua esperienza consiliare regionale – che ha sancito la nascita della città “nuova”.
«A Corigliano-Rossano – dice Graziano – sono stati assegnati 2 milioni di euro. È quanto si apprende da una nota diramata ieri del Ministero dell’Interno che ha comunicato ai 95 nuovi comuni l’importo del contributo rideterminato per l’annualità 2019. Si tratta della cifra risultante dalla quota di ripartizione stabilita nell’ambito della Riforma Delrio. Riequilibrata, quindi, la forte sperequazione che si era paventata ad inizio della scorsa estate quando la legge di bilancio aveva confermato a 46 milioni il fondo da destinare alle neonate realtà municipali».
Per Graziano, insomma, «giustizia è fatta ed al comune di Corigliano-Rossano saranno trasferiti 2 milioni di euro di bonus, oltre al gettito erariale, per effetto della fusione. Nel totale saranno 20 milioni di euro, considerato che la nuova città, proprio grazie alla sua unificazione, potrà godere per dieci anni di questo privilegio economico».
L’ex consigliere regionale sottolinea anche come con questa linea di principio «ristabilisce, di fatto, un equilibrio che la precedente legge di bilancio aveva sbilanciato, decurtando di molto i fondi destinati alla nostra città» alla quale sarebbero spettati soltanto 800mila euro.
Il Ministero dell’Interno ha, in sostanza, ristabilito i bonus pro fusione, che a Corigliano Rossano permettono di ottenere la quota massima prevista dalla legge. (lula)
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