Il movimento Cinquestelle sarà presente alle regionali in Calabria. Così ha deciso il 70,6% degli attivisti che si sono espressi sulla piattaforma Rousseau. Un risultato che ribalta gli auspici espressi da Di Maio in giornata. Il capo politico del Movimento aveva lasciato intendere che avrebbe preferito la “pausa politica” in vista degli Stati generali. Questo per «dare un’organizzazione più solida al Movimento». E sulla stessa linea si era posizionato il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora.
Su posizioni del tutto diverse la quasi totalità della deputazione calabrese. Alla fine, i calabresi ribelli hanno dimostrato di essere in linea con la base dei militanti. Una sconfitta netta per Di Maio. Da domani riprenderà il complicato lavoro di avvicinamento alla competizione del 26 gennaio.
Nel quadro politico si aggiunge (anche) l’apertura del docente dell’Unical Francesco Aiello alla candidatura a governatore sotto le insegne del Movimento (ve lo abbiamo raccontato qui). Candidatura implicitamente rilanciata da Di Maio parlando a Palazzo Chigi, parlando con i giornalisti: «In Calabria c’è già un candidato civico che sosterremo». Da domani si riparte, dunque. Che si riparta proprio da Aiello?
NESSUNA ALLEANZA Con una prima indicazione affidata proprio da Di Maio a un commento a caldo: non ci saranno alleanze nelle regioni che andranno alle urne a gennaio. «In Emilia Romagna e in Calabria – dice Di Maio – ci presenteremo e i parlamentari e i consiglieri regionali mi hanno chiesto di correre da soli. Alcuni avevano espresso delle perplessità e anche contrarietà rispetto a votare sulla nostra piattaforma. Ma noi siamo il MoVimento 5 Stelle e questo è quello che facciamo quando dobbiamo prendere una decisione importante. Adesso, con questo segnale forte da parte dei nostri iscritti c’è solo una cosa da fare: mettersi pancia a terra e dare il massimo per queste due regioni. Tutti i nostri parlamentari nazionali ed europei, tutti i nostri consiglieri regionali e comunali hanno il dovere di dedicare ogni minuto libero, della settimana e del week end, alla Calabria e all’Emilia Romagna. Non so che risultato raggiungeremo, ma come sempre io sarò in prima linea e non mi risparmierò. Ogni singolo portavoce, ogni singolo attivista, ogni singola persona che crede nei nostri valori è chiamato a mettersi in gioco». Il capo politico del Movimento fissa anche una scadenza temporale per individuare i nomi dei candidati al governo delle Regioni. Gli aspiranti presidenti saranno scelti «la settimana prossima». La chiamata alle armi, invece, è già iniziata, «fosse anche solo per mettere un portavoce dentro le istituzioni, perché informerà le persone e parlerà con i cittadini che ci chiedono soluzioni».
PARENTELA TORNA COORDINATORE Acquisito il risultato, rientra anche la crisi scatenata dalle dimissioni di Paolo Parentela, che aveva lasciato il ruolo di coordinatore della campagna elettorale proprio in polemica con la scelta di sottoporre la presenza del M5S alle Regionali alla piattaforma online. Per il deputato catanzarese «il quadro delle emergenze che noi parlamentari dei rispettivi territori abbiamo riassunto nelle ultime ore ha concorso a convincere la base ad affrontare la sfida elettorale del prossimo 26 gennaio, che sarà molto impegnativa e richiederà la massima collaborazione di tutti: degli eletti 5 Stelle, degli attivisti, dei simpatizzanti e di quanti, al di là dei colori della politica, credono nel cambiamento della Calabria e lo attendono da tempo». Al parlamentare, i colleghi, i portavoce comunali calabresi e il capo politico pentastellato, Luigi Di Maio, hanno chiesto di ritirare le dimissioni dall’incarico di coordinatore della campagna elettorale in Calabria. «Ringrazio i colleghi, i consiglieri comunali 5 Stelle e il nostro capo politico – conclude Parentela – per la stima che mi hanno espresso e ritiro le dimissioni perché credo che sia giusto e doveroso presentarci uniti, compatti e determinati a recuperare il tempo perso. Ora dobbiamo coinvolgere e convincere i tantissimi calabresi onesti della bontà delle nostre proposte e della capacità, che abbiamo, di ricostruire la Calabria partendo dall’ascolto, dall’umiltà, dall’esempio e dalla concretezza».
I NUMERI La votazione su Rousseau si è conclusa alle 20 e gli iscritti abilitati al voto hanno potuto esprimere la propria opinione per decidere se il MoVimento 5 Stelle dovesse osservare una pausa elettorale fino a marzo per preparare gli Stati Generali, evitando di partecipare alle elezioni di gennaio in Emilia-Romagna e Calabria.
Sono state espresse 27.273 preferenze su un totale di 125.018 aventi diritto al voto. La domanda era: «Vuoi che il MoVimento 5 Stelle osservi una pausa elettorale fino a marzo per preparare gli Stati Generali evitando di partecipare alle elezioni di gennaio in Emilia-Romagna e Calabria?». Hanno risposto Sì, 8.025 persone, il 29,4% dei votanti, e No 19.248 votanti, il 70,6%.
x
x