Sanità sotto la lente del Tavolo Adduce, sul personale resta l'impasse

ROMA Un disavanzo ancora notevole e soprattutto un sostanziale e perdurante “impasse” nello sblocco delle assunzioni. L’ultimo Tavolo Adduce, il tavolo interministeriale di monitoraggio che si è svolto stasera, doveva rappresentare una verifica intermedia sull’attuazione del piano di rientro della sanità calabrese ma avrebbe registrato comunque un esito non soddisfacente, in alcune delle “voci” più importanti. Secondo quanto filtrato dalla riunione, alla quale hanno partecipato la struttura commissariale con il commissario Saverio Cotticelli, il sub Maria Crocco e il dg del dipartimento regionale Tutela della salute Antonio Belcastro, i tecnici dei ministeri affiancanti, Economia e Salute, avrebbero rinviato a una prossima consultazione l’esame e l’approfondimento dello schema di fabbisogno di personale presentato dalla delegazione calabrese: un rinvio che, di fatto, farebbe ulteriormente slittare in avanti la possibilità di arginare la grave emergenza organici negli ospedali, al punto che ai “piani alti” della Cittadella si sarebbe già rimarcato l’allarme per quanto si rischia di determinare nelle strutture sanitarie, ormai allo stremo e alle prese con la difficoltà crescente, ai limiti dell’impossibilità, di garantire i livelli essenziali di assistenza. E questo proprio nel momento in cui – sempre secondo fonti ministeriali – il Tavolo Adduce oggi avrebbe riscontrato un miglioramento della griglia Lea da parte della sanità calabrese, attestata a 146 e con due setting ancora non valutati. Nel complesso comunque anche questa verifica interministeriale è un rosario di criticità, tra le quali spicca poi, al solito, il dato del disavanzo, che in una proiezione al 2019 si aggirerebbe in un “range” tra 150 e 160 milioni, in linea tuttavia con i dati del dipartimento. Per finire, il Tavolo Adduce avrebbe avviato l’esame del Programma operativo 2019-2021, riservandosi anche qui in futuro una valutazione più approfondita. (a.cant.)