COSENZA «Rischia di rimanere solo sulla carta la pre-intesa, sottoscritta il 22 luglio 2019 tra i rappresentanti sindacali, il commissario del Parco naturale regionale delle Serre, l’Urbi Calabria e l’Azienda Calabria Verde, per Il Contratto integrativo regionale di lavoro agli oltre 7000 addetti alla sistemazione idraulico-forestale della Regione Calabria. Ecco i primi effetti della decisione da parte della Giunta regionale di autorizzare l’esercizio provvisorio del Bilancio di previsione della Regione Calabria per l’anno finanziario 2020-2022. Quindi non si potrà procedere, così come è stato fatto ogni anno, all’approvazione del Bilancio regionale». È quanto afferma il consigliere regionale Carlo Guccione che ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al presidente della Giunta regionale Mario Oliverio.
«L’Azienda Calabria Verde è un Ente di finanza derivata, cioè vive dei trasferimenti del bilancio regionale. Nella pre-intesa sottoscritta il 22 luglio 2019 per gli addetti alla sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria, viene espressamente specificato che “in attesa degli adempimenti formali di approvazione dei bilanci consuntivi e preventivi da parte degli Enti datoriali che consentano la sottoscrizione di un nuovo Contratto integrativo regionale” Calabria Verde – spiega il consigliere Guccione – non sarà in grado di approvare il Piano attuativo di forestazione e del Bilancio preventivo che sono fondamentali per dare corso a quanto previsto dalla pre-intesa».
«Si voterà il 26 gennaio 2019 e con molta probabilità tra proclamazione degli eletti, insediamento, formazione delle commissioni e relativi presidenti, elezioni della nuova Giunta, etc., ci vorrà qualche mese affinché il nuovo Consiglio regionale venga messo nelle condizioni di poter approvare il Bilancio di previsione. Cosa accadrà nel frattempo – sottolinea Carlo Guccione – alla pre-intesa del Contratto integrativo regionale di lavoro? Oggi a causa della mancata approvazione del Bilancio di previsione si rischia di vanificare o ritardare di molti mesi il lavoro portato avanti dalle sigle sindacali».
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