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Svuotava i conti della società per riempirsi le tasche, sequestro da 960mila euro a Palmi

Disposto l’obbligo di dimora per un imprenditore del settore farmaceutico. Per lui l’accusa è di bancarotta fraudolenta

Pubblicato il: 22/11/2019 – 8:32
Svuotava i conti della società per riempirsi le tasche, sequestro da 960mila euro a Palmi

REGGIO CALABRIA Beni per circa un milione di euro sono stati sequestrati dai finanzieri della compagnia di Palmi al titolare di un’impresa operante nel settore farmaceutico, accusato di bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale per il quale il Gip ha disposto anche l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Il provvedimento, eseguito dalle fiamme gialle sotto il coordinamento del procuratore della Repubblica di Palmi, Ottavio Sferlazza, e del sostituto procuratore Daniele Scarpino, è il frutto di un’attività d’indagine svolta a seguito del fallimento di un’impresa operante nel circondario palmese.
Le indagini avrebbero consentito di accertare l’occultamento della documentazione fiscale e contabile dell’impresa, da parte del titolare al fine di ostacolare la ricostruzione della relativa situazione economico patrimoniale. Nel corso delle indagini sarebbe stata accertata, inoltre, la sistematica e reiterata distrazione di somme di pertinenza dell’impresa fallita che, invece di essere utilizzate per il pagamento dei fornitori nonché delle imposte dovute al fisco, sarebbero state utilizzate da parte del suo titolare per fini del tutto estranei all’attività esercitata, recando in tal modo un danno ai creditori.
La ricostruzione dei flussi finanziari transitati sui numerosi conti correnti facenti capo al titolare della ditta fallita avrebbe consentito di accertare che le somme derivanti dall’attività economica svolta venivano prima accreditate sul conto intestato all’azienda, per poi essere trasferite dal titolare sui suoi conti correnti personali ed utilizzate per fini strettamente personali. Il Gip del Tribunale di Palmi ha perciò disposto, a carico del titolare dell’azienda fallita, la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, nonché il sequestro preventivo di beni fino a concorrenza di una somma pari a 960mila euro. Tra i beni sottoposti a sequestro, disponibilità finanziarie, autovetture, alcune delle quali d’epoca, terreni e fabbricati.

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