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Violenza contro le donne, l’impegno dell’Arma, della Polizia e della Crpo

Il Comando dei carabinieri di Reggio ricorda l’importanza dei Centri antiviolenza. La Questura di Catanzaro diffonde i dati del fenomeno. Cinzia Nava: «Continueremo con la formazione nelle scuole»

Pubblicato il: 25/11/2019 – 10:55
Violenza contro le donne, l’impegno dell’Arma, della Polizia e della Crpo

REGGIO CALABRIA In occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” il comando provinciale dei Carabinieri ha inteso riepilogare i casi di violenza sulle donne su tutta la provincia reggina. L’area a maggiore incidenza di denunce è stata senza dubbio quella relativa al capoluogo, laddove sono stati registrati 41 casi. Emblematico in tal senso l’ultimo intervento, avvenuto solo 4 giorni fa: infatti il 21 novembre i carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria hanno arrestato in flagranza di reato un 47enne di Cataforio, il quale, nonostante la presenza dei militari dell’Arma intervenuti su richiesta della moglie, continuava a picchiarla. L’uomo è stato immediatamente bloccato dai militari che si frapponevano a difesa della donna. I carabinieri, dopo aver subito spintoni e spallate, in un crescendo dell’azione di resistenza, hanno dovuto bloccare l’uomo e dichiararlo in stato d’arresto. Nel corso della stessa giornata, i militari della stazione carabinieri di Reggio Calabria Principale hanno dato esecuzione all’applicazione di “divieto di avvicinamento alla persona offesa” nei confronti di un 71enne reggino, per le reiterate condotte minacciose, violente e moleste poste in essere nei confronti dell’ex convivente e del figlio minore di quest’ultima, tra l’altro affetto da deficit mentale. 
Condotte sempre più diffuse e le cui dinamiche sono connotate da particolare complessità; in questo senso l’attività di contrasto necessita sempre di una massima attenzione da parte di tutti gli operatori nel settore, soprattutto nell’ottica della difesa delle categorie protette con particolare riguardo alla presenza di minori e/o stati di gravidanza che devono necessariamente caratterizzarsi da un innalzamento del livello massimo di attenzione. «È utile ricordare alle vittime – spiegano i carabinieri – l’esistenza dei Centri antiviolenza, strutture idonee per comprendere la drammaticità delle fattispecie di reato, ma soprattutto di poter metabolizzare gli eventi grazie al supporto di psicologi e vittime ormai fuori dal contesto di violenza di genere subita. Appare in tal senso indispensabile sensibilizzare i cittadini e la comunità nel suo insieme nel fornire dettagli o segnali di allarme che maggiormente si evidenziano, utili alle forze dell’ordine per un tempestivo intervento risolutivo della vicenda, evitando che tale fattispecie di reato possa essere portato ad ulteriore conseguenza di gran lunga più gravi e pericolose per l’incolumità della persona con particolare riguardo anche alla presenza di minori».
I DATI DELLA QUESTURA DI CATANZARO La Questura di Catanzaro ha diffuso i dati del fenomeno relativi alle attività della Polizia di Stato fino al 23 novembre scorso.

L’IMPEGNO DELLA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITÀ In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Cinzia Nava, presidente della Commissione regionale Pari Opportunità, richiama l’impegno profuso dall’organismo consiliare nella sensibilizzazione al valore del rispetto della persona. «È un percorso che continueranno anche nei mesi futuri e che ha avuto momenti concreti di attuazione nella formazione nelle scuole e nel protocollo siglato con il Provveditore delle Carceri della Calabria. Così – esordisce Cinzia Nava – abbiamo incontrato i detenuti di Catanzaro, Rossano, Cosenza, Vibo, Crotone e Laureana di Borrello, in attesa di fare visita ad altri istituti che hanno avanzato richiesta. Sono stati momenti molto costruttivi che hanno stimolato verso la funzione riabilitativa del carcere ed il rispetto della persona in quanto tale. La discriminazione genera violenza e serve una evoluzione culturale nel contesto di una società che resta sempre maschilista, con la donna che occupa un ruolo inferiore rispetto all’ uomo».
Aggiunge Cinzia Nava: «Con orgoglio, possiamo dire di avere dato anche noi un contributo pratico alle vittime di violenza del nostro Paese con la modifica alla legge 4/2018, prevedendo una corsia preferenziale per le stesse vittime nei concorsi pubblici. Infatti, la settimana scorsa, il consiglio regionale ha approvato la proposta di modifica alla legge che è già attivata a Roma per essere approvata dal Parlamento. La Crpo è convinta che l’indipendenza economica possa incentivare le denunce per violenza subita e in quest’ottica sta portando avanti azioni concrete. In particolare, siamo stati impegnati in questi giorni a Polistena, Gioia Tauro, Palmi e San Marco Argentano: eventi promossi dalle scuole e dai Comuni che hanno contrapposto al tema della violenza il sentimento d’amore»
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