CROTONE “Fenomeno” Frog, dal senso di bellezza, alla deturpazione.
Lo street artist che ha stregato Crotone in queste ultime settimane, sta facendo discutere, in positivo certamente, dopo aver «risvegliato il senso della bellezza», ma anche in negativo, per colpa di qualche «ignorante», il che è un eufemismo. Frog ha incassato la solidarietà del vicesindaco, Benedetto Proto, che si è anche offerto di individuare altre pareti in città per sopperire all’“oltraggio” culturale.
Perché nonostante si tratti, appunto, di street art, come un novello Banksy in salsa crotonese che sembra voler ancora celare la sua identità – i misteri di solito infittiscono la curiosità – la sua arte è stata molto apprezzata. A tal punto da spingere l’amministrazione comunale a sostenere le sue gesta e questa moderna forma d’arte.
«In queste settimane – scrive il vicesindaco Proto in una nota – i crotonesi hanno avuto modo di conoscere ed apprezzare l’iniziativa di un anonimo ma talentuoso artista, che si firma Frog e che ha proposto, in numerosi luoghi della città, delle sue opere. Hanno anche conosciuto, purtroppo, l’ignoranza di pochi, che hanno deturpato alcune di queste originali creazioni».
Ciò che conta, per l’amministratore è che questo ignoto artista, «ma sicuramente legato da sentito senso di appartenenza a Crotone, ha risvegliato il senso di bellezza che alberga nei cuori di chi ama questa nostra città. Una ventata di bellezza quanto mai necessaria – insiste ancora Proto – proprio in questo periodo in cui si è scoperta una enorme e grave dispersione dei nostri beni archeologici, finiti sul mercato nero internazionale, e che fa ancora di più avvertire ad ogni componente della nostra comunità l’importanza non solo recuperare l’appartenenza alla cultura artistica del passato, ma sentire come proprie, originali e straordinarie, le nuove forme d’arte».
Per questi motivi il vicesindaco ha pensato di mettere a disposizione di Frog delle aree dove potersi esprimere liberamente e proporre le sue opere.
«Ho pensato – sottolinea Proto – di mettergli a disposizione aree nelle quali poter liberamente proporre le sue opere, come il muro che costeggia la chiesa di S. Domenico, oggi anonimo, e che potrebbe prendere “vita” attraverso la sua creatività. Ma potremmo, insieme, se vorrà contattarmi presso la Casa Comunale, decidere quali possono essere i luoghi che possono essere valorizzati attraverso l’arte e rafforzare quel senso di bellezza che gli è proprio ma che è già vivo, ad esempio, in tanti ragazzi delle scuole cittadine che, nel passato hanno realizzato bellissimi murales e altre iniziative del genere».
Perché Frog, in fondo, rafforza quel comune senso di bellezza che appartiene ai crotonesi. (lula)
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