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Omicidio Gentile, 12 anni nell’Appello bis per l’imputato. L’ira dei parenti

Nicola Sia è accusato di avere ucciso a coltellate il conoscente. In primo grado era stato condannato a 17 anni. Sedici anni erano stato comminati nella prima sentenza di secondo grado. Rimostranze…

Pubblicato il: 26/11/2019 – 20:07
Omicidio Gentile, 12 anni nell’Appello bis per l’imputato. L’ira dei parenti

CATANZARO Non ha lasciato indifferenti i familiari di Marco Gentile la sentenza emessa martedì dalla Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro che ha rideterminato a 12 anni di reclusione la condanna nei confronti di Nicolas Sia, reo confesso dell’omicidio del conoscente Marco Gentile, avvenuto il 24 ottobre 2015 in un quartiere del centro storico di Catanzaro. Sia è accusato di avere colpito 12 volte Gentile con un coltello a serramanico dalla lama di 8 centimetri. In primo grado Sia era stato condannato a 17 anni. In secondo grado vi era stata un prima sentenza, il 13 giugno 2018, che lo condannava a 16 anni. La Corte di Cassazione, la scorsa estate aveva, però annullato la sentenza limitatamente all’attenuante della provocazione (ritenendo che l’imputato avesse subito «vero e proprio bullismo prolungato», tra gli altri anche da parte della vittima) e al trattamento sanzionatorio e aveva rinviato per un nuovo giudizio su tali punti ad un’altra sezione della Corte di Assise d’appello di Catanzaro. Quest’ultima si è espressa martedì rideterminando la condanna a 12 anni nei confronti dell’imputato. La lettura della sentenza ha scatenato accese rimostranze da parte dei familiari della vittima – rappresentati da Arturo Bova, Antonio Ludovico, Antonio Lomonaco, Alessio Spadafora – e ha costretto i carabinieri della sorveglianza ad accompagnare gli avvocati della difesa: Giancarlo Pittelli, Fabrizio Costarella e Giovanni Merante.
La parte civile anticipa che, una volta depositate le motivazioni della sentenza, si rivolgerà alla Procura generale per incitare a fare ricorso.

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