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Per i narcos del Vibonese 34 condanne (con pene più lievi) nel processo d'Appello

Arriva la pronuncia di secondo grado il procedimento Stammer. Pene rideterminate e due assoluzioni per gli imputati che erano già stati giudicati con il rito abbreviato

Pubblicato il: 26/11/2019 – 17:37
Per i narcos del Vibonese 34 condanne (con pene più lievi) nel processo d'Appello

di Alessia Truzzolillo
CATANZARO Pene più lievi, in alcuni casi con rideterminazioni importanti, e due assoluzioni. Questa la decisione dei giudici della Corte d’Appello di Catanzaro – Anna Maria Saullo presidente, Maria Rosaria di Girolamo e Pietro Scuteri consiglieri – riguardo al procedimento “Stammer” – giudicato in primo grado con rito abbreviato – nato da un’inchiesta della Dda di Catanzaro che ha disarticolato un grosso traffico internazionale di stupefacenti. Le indagini hanno consentito di individuare un’organizzazione estremamente complessa, composta da diversi sodalizi criminali, riconducibili alla ‘ndrina Fiarè di San Gregorio d’Ippona, alla ‘ndrina Pititto-Prostamo-Iannello di Mileto e al gruppo egemone sulla contigua San Calogero, organizzazioni satellite rispetto alla più nota ed egemone cosca dei Mancuso di Limbadi, con la sostanziale partecipazione delle più note ‘ndrine della Piana di Gioia Tauro e della provincia di Crotone. L’operazione ha dimostrato come i trafficanti calabresi ricevessero disponibilità liquide anche da soggetti insospettabili, incensurati, personaggi celati dietro una facciata di liceità, spesso legata ad attività commerciali che vanno dalla ristorazione alle strutture ricettive turistico alberghiere, alle concessionarie di automobili, caseifici, bar e tabacchi, con partecipazioni anche in cantieri navali e aziende agricole, che non disdegnavano di fare affari con le potenti ‘ndrine vibonesi, tramite delle “puntate” per l’acquisto all’ingrosso della cocaina.
LA SENTENZA Rideterminata la pena per Rosario Arcuri, 18 anni di reclusione (20 anni in primo grado); Francesco Buonvicino, 2 anni, 4 mesi e 20mila euro di multa (4 anni e 40mila euro in primo grado); Giuseppe Capano, 4 anni, 5 mesi, 10 giorni e 26.667 euro di multa, (12 anni in primo grado); Whael Chanboura, 6 anni, 8 mesi e 32mila euro di multa (9 anni e 32mila euro in primo grado); Filippo Fiarè, 18 anni di reclusione (20 anni in primo grado); Domenico Iannello, 8 anni e 10 mesi (12 anni in primo grado); Giuseppe Iannello, assolto da cinque capi di imputazione per non aver commesso il fatto passa dai 20 anni di reclusione comminati in primo grado a 6 anni, 8 mesi e 32mila euro di multa; Domenico Lentini, 18 anni di reclusione (20 anni in primo grado); Salvatore Paladino, 18 anni e 2 mesi di reclusione (20 anni in primo grado); Giuseppe Pititto, 9 anni (10 anni in primo grado); Massimo Polito, 4 anni, 4 mesi e 24mila euro di multa (7 anni, 6 mesi e 25mila euro di multa); Antonio Ruggiero, 6 anni, 8 mesi e 32mila euro di multa (10 anni, 6 mesi e 37mila euro di multa); Francesco Ventrici, 11 anni, un mese, 10 giorni di reclusione (20 anni); Fortunato Baldo, 9 anni (14 anni e 8 mesi); Antonio Fogliaro, 9 anni e 6 mesi (17 anni); Giuseppe Mercuri, 10 anni (17 anni); Mariantonia Mesiano, 4 anni e 2 mesi e 26mila euro di multa (8 anni e 60mila euro di multa); Enzo Messina, 7 anni, 3 mesi, 3 giorni (12 anni e 2 mesi); Salvatore Pititto, 15 anni (20 anni); Angelo Rizzuto, 5 anni e 60mila euro di multa (9 anni, 6 mesi e 100mila euro di multa); Domenico Stagno, 7 anni, 3 mesi e 3 giorni (12 anni e 2 mesi); Oksana Verman, 3 anni e 8 mesi (8 anni); Massimiliano Bufalini, 5 anni e 36mila euro di multa (9 anni e 60mi); Antonio Cannizzaro, 5 anni e 24mila euro di multa (9 anni e 90mila euro di multa); Gregorio Cannizzaro, 5 anni e 24mila euro di multa (9 anni e 90mila euro di multa); Rocco Cutrì, 4 anni, 8 mesi e e 16mila euro di multa (7 anni, 6 mesi e 25mila euro di multa); Giuseppe Grimaldi, 5 anni, 6 mesi e 20mila euro di multa(10 anni e 60mila euro di multa); Aurelio Mandica, 3 anni, 6 mesi e 24mila euro di multa (6 anni, 4 mesi e 44mila euro di multa); Luigi Mannarino; 3 anni e 6 mesi di reclusione (6 anni, 4 mesi e 44mila euro di multa); Carlo Mussari, 2 anni e 4.200 euro di multa (3 anni, 6 mesi e 10mila euro di multa); Anna Palazzo, 2 anni, 8 mesi e 12mila euro di multa (5 anni e 20mila euro di multa); Giuseppe Vittorio Petullà, 4 anni, 4 mesi e 11.550 euro di multa (8 anni, 4 mesi e 60mila euro di multa); Ergys Rexha, 2 anni e 8 mesi e 30mila euro di multa (4 anni e 40mila euro di multa); Francesco Serrao, 4 anni, 2 mesi, 20 giorni e 26mila euro di multa (7 anni, 4 mesi e 80mila euro di multa).
Assolti Pasquale Feroleto – difeso dall’avvocato Salvatore Cerra – perché il fatto non sussiste (9 anni in primo grado); assolto Michele Villì per non aver commesso il fatto. Nel collegio difensivo, tra gli altri, gli avvocati Salvatore Staiano, Vincenzo Cicino, Leopoldo Marchese, Nicola Cantafora, Sergio Rotundo, Gregorio Viscomi, Salvatore Iannone, Francesco Muzzopappa, Giovanni Vecchio, Guido Contestabile. (a.truzzolillo@corrierecal.it)

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