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Caos-cimitero a Crotone: minacciata la funzionaria del Comune. In serata l'ordinanza per liberare 50 loculi

La dipendente è entrata in servizio soltanto da tre mesi. Nel frattempo la procedura d’urgenza al Comune va ancora a rilento. Nel tardo pomeriggio il vicesindaco firma il documento per la «estumula…

Pubblicato il: 27/11/2019 – 17:13
Caos-cimitero a Crotone: minacciata la funzionaria del Comune. In serata l'ordinanza per liberare 50 loculi

di Gaetano Megna
CROTONE Minacciata dai parenti dei defunti, da stamattina staziona nell’androne del Comune. Dal primo settembre scorso, Maria Greca Frontera è la funzionaria del Comune di Crotone che si occupa della gestione delle attività al cimitero cittadino. Nonostante non sia un funzionario tecnico, a lei è toccato occuparsi della “patata bollente” della mancanza di loculi. Le bare – con dentro i defunti non tumulati -stipate nella camera mortuaria del cimitero questa mattina erano 31. A Crotone, in questi ultimi mesi, sono stati tumulate solo le salme di coloro che risultavano proprietari di cappelle acquistate al tempo in cui questo era ancora possibile. Cappelle, quindi, pagate in largo anticipo. La mancanza di loculi per la tumulazione dei propri cari ha provocato, in alcuni parenti, reazioni scomposte che sono state indirizzate sulla persona della Frontera, individuata ingiustamente come responsabile del disservizio. «Hanno minacciato di ammazzarmi», ha detto stamane la donna. Asciugandosi le lacrime dal viso, ha aggiunto: «Non ce la faccio più a sentirmi minacciata». Da questa mattina, quindi, non è più nel suo ufficio all’entrata del cimitero. Si è trasferita al Comune dove sperava di trovare qualche risposta che, al momento, non c’è stata.
LA BUROCRAZIA Ha parlato con l’Ufficio tecnico per capire a che punto è l’ordinanza sindacale che, con procedura d’urgenza, avrebbe dovuto assegnare ad una ditta l’incarico di procedere alla estumulazione delle salme datate. Le era stato detto che l’ordinanza era pronta. L’Ufficio già venerdì scorso, vista la situazione di emergenza, aveva preparato il documento che, per diventare operativo, deve essere firmato dal vicesindaco Benedetto Proto, attuale sostituto di Ugo Pugliese, sindaco dimissionario. Il clima che si respira al Comune non è quello della normalità e Proto probabilmente vuole riflettere prima di firmare l’autorizzazione per dare l’incarico ad una ditta senza passare attraverso il bando. Così i giorni passano, l’ira dei parenti cresce e aumentano le bare nella sala mortuaria, che ormai risulta totalmente occupata. Senza una soluzione immediata le bare dei prossimi morti dovranno essere temporaneamente depositate nei viali del cimitero, cosa mai successa prima nella città pitagorica. Nuovi loculi non saranno disponibili prima del prossimo mese di maggio. L’assegnazione alla ditta vincitrice del bando per la costruzione di 360 loculi poteva essere fatta già nel mese di febbraio scorso e non si è ancora capito perché la procedura è stata ultimata nello scorso mese di luglio. I lavori sono iniziati a settembre. La vicenda è stata anche attenzionata dalla Digos di Crotone che, questa mattina, ha iniziato ad acquisire informazioni dalla Frontera.
L’ORDINANZA È arrivata in serata la tanto attesa soluzione-tampone. Il vicesindaco della città pitagorica, Benedetto Proto, ha firmato un’ordinanza «contingibile e urgente», la numero 170, per «le estumulazioni straordinarie», che consentiranno di recuperare loculi da destinare alla tumulazione dei defunti attualmente ammassati nella camera mortuaria. Si procede con l’affidamento diretto del servizio alla Società cooperativa Floreal innovative Cosentino. La somma complessiva destinata all’attività è di 19.215 euro. Nel dispositivo firmato da Proto si legge: «Dato atto che allo stato attuale presso il cimitero occorre provvedere all’estumulazione di 50 salme e alle operazioni connesse e conseguenziali». Le 50 estumulazioni autorizzate non risolveranno, però, il problema perché i defunti in attesa di tumulazione sono ad oggi 31. Ci sono salme nella camera mortuaria ferme da almeno tre mesi. Si potrà, quindi, tamponare per qualche giorno, ma senza un intervento radicale il problema si porrà nuovamente nel breve periodo. A Crotone, infatti, c’è una media mensile di 35 decessi. La soluzione potrebbe essere rappresentata dall’accelerazione delle attività per la costruzione dei 360 loculi che è stata già avviata dalla ditta che si è aggiudicata la gara di appalto, bandita lo scorso mese di febbraio. I ritardi registrati per la costruzione dei loculi sono davvero incomprensibili, perché è una delle poche attività che consente al Comune di incassare più di quanto spende.

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