Ultimo aggiornamento alle 23:04
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Gratteri: «I nuovi 'ndranghetisti sono più pericolosi dei loro nonni»

Il capo della Dda di Catanzaro intervistato a radio Capital da Massimo Giannini ha ricordato alcune delle indagini condotte nel passato. «I vecchi criminali li ho visti stare in un buco di 2 metri …

Pubblicato il: 27/11/2019 – 11:55
Gratteri: «I nuovi 'ndranghetisti sono più pericolosi dei loro nonni»

ROMA «I mafiosi sono tendenzialmente paranoici, depressi, persone che hanno bisogno continuamente della conferma dell’io. Ho arrestato gli ‘ndranghetisti di nuova generazione ma anche i loro padri e i loro nonni, e quelli di oggi non reggono più lo stress. I nonni e i padri erano molto duri, li condannavo a 20-30 anni e non battevano ciglio, li ho visti stare vent’anni in un buco di due metri quadri sotto tre metri di terra, vivevano come le talpe. Ma i loro figli e nipoti sono più pericolosi: uccidono di meno ma sono più difficili da indagare». Lo afferma, in un’intervista a ‘Circo massimo’ su Radio Capital, il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, il quale rileva che «hanno miliardi di euro nascosti e riescono a corrompere. E oggi è molto più facile corrompere perchè c’è un forte abbassamento della morale e dell’etica, quindi oggi il pubblico amministratore è più propenso a farsi corrompere». Nel suo libro “La rete degli invisibili” (scritto con Antonio Nicaso, edito da Mondadori), Gratteri spiega che «ci siamo sforzati di descrivere cos’è la ‘ndrangheta oggi, studiandola anche dal punto di vista psicologico». Quanto alle parole di Giovanni Falcone, che disse che la mafia prima o poi finirà, Gratteri osserva che «nel rispetto della Costituzione, con un sistema giudiziario proporzionato alla realtà criminale, possiamo abbattere l’80% delle mafie in dieci anni. L’altro 20% è la mentalità mafiosa che c’è in ognuno di noi. Servono istruzione e cultura, ma è un percorso lungo, che richiede vent’anni. C’è una politica oggi in grado di ragionare da qui a vent’anni?». Durante l’intervista con Massimo Giannini il capo della Dda di Catanzaro ha anche ricordato la parentesi della sua carriera nella quale era stato tra i più accreditati a ricoprire il ruolo di Ministro della Giustizia. «Non è stata la politica a non volermi, ma Napolitano. Siccome è ancora in vita, sarebbe simpatico capire chi è andato a fargli visita qualche giorno prima e magari lo ha consigliato». Lo ha detto il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, durante un’intervista a ‘Circo massimo’ su Radio Capital, rispondendo a una domanda sul fatto che fu molto vicino a diventare ministro della Giustizia del governo Renzi, ma la sua nomina salto’.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x