Le imminenti consultazioni elettorali per il rinnovo del Consiglio regionale e per la scelta del nuovo presidente della Regione Calabria dovranno rappresentare un momento di svolta. In tale senso, bene ha fatto il segretario regionale di Articolo 1, Pino Greco, a parlare esplicitamente di una “primavera” per la Calabria. Accanto alle argomentazioni e alle criticità elencate da Greco, tutte condivisibili e sulle quali non è necessario tornare, esiste un altro grande tema che dovrà essere oggetto di dibattito e confronto politico durante la campagna elettorale. È Il tema del rilancio culturale della Calabria attraverso il coinvolgimento delle migliori energie che esistono in questa grande terra. Sul tema del coinvolgimento, enormi sono i ritardi accumulati nei decenni trascorsi dalla nostra regione rispetto alle principali aree del meridione d’Italia, anche perché troppo spesso la politica è apparsa troppo poco incline all’apertura e troppo poco propensa ad accogliere i contributi che pure dall’esterno giungevano. È stato un errore, soprattutto perché è attraverso il rilancio culturale di una terra che si possono impostare nuove opportunità di crescita e sviluppo. E ancora, è attraverso la capacità di attingere a fonti di inesauribile valore ed energia, che si possono creare nuove condizioni di bene. Esiste un patrimonio umano attraverso il quale si potrebbe valorizzare il coinvolgimento di nuove, più moderne ed attrezzate, esperienze che aspettano solo di essere coinvolte. Un pozzo di idee e proposte dal quale attingere per ridare forma e sostanza al tessuto socio economico di una terra che più di ogni altra ha sofferto il decennio di crisi economica non ancora alle spalle. Questo è il punto, rispetto ad esso la politica dovrà essere in grado di mostrare la propria maturità. Come non pensare al mondo dell’università e della ricerca, a quello del lavoro e del terzo settore, al mondo del commercio e della piccola impresa (specie quella agricola)? Come non pensare alle associazioni di categoria, alle tante, molteplici realtà, che esistono e che vorrebbero farsi sentire? In un quadro di insieme rinnovato e maggiormente aperto, ci sarebbe una Calabria nuova pronta ad offrire un contributo serio e determinato al rilancio della nostra regione. Le proposte, infatti, non mancano e rispetto ad esse la politica dovrebbe solo mostrare l’umiltà dell’ascolto e la disponibilità del dialogo. Ascolto e dialogo come base per una nuova e più efficace azione di governo. Perché ciò avvenga è necessario che il centrosinistra tutto, in vista delle elezioni, sappia offrire un progetto unitario di governo della regione, condiviso all’interno e condivisibile all’esterno. Autorevole e concreto. Aperto ed inclusivo. È il momento della politica e del suo rilancio. Non si disperda l’occasione di interpretare nella maniera più corretta il tornante storico all’interno del quale ci troviamo. A domandarlo sono le tante persone, uomini e donne di ogni età e generazione, che in questa terra vivono e lavorano e che in questa terra vorrebbero continuare a vivere.
*Direzione nazionale Articolo 1
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