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Sanità, Speranza: Calabria questione nazionale

Incontro tra il ministro e i sindacati Cgil, Cisl e Uil: al centro dell’attenzione tutte le problematiche del settore regionale, con particolare riferimento all’allarmante carenza di personale e al…

Pubblicato il: 28/11/2019 – 12:14

CATANZARO Massima attenzione alla sanità della Calabria, che «deve diventare una questione nazionale» e l’intenzione di inserire nella Legge di Bilancio misure per ovviare all’emergenza personale nelle strutture ospedaliere. Sono state queste le direttrici che il ministro della Sanità, Roberto Speranza, ha assunto nel corso di un incontro tenuto questa mattina con Cgil, Cisl e Uil, rappresentati dai dirigenti delle confederazioni nazionali, dai segretari generali Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo e dalle segreterie del pubblico impiego. Secondo quanto emerge da fonti sindacali, nel corso del vertice Cgil, Cisl e Uil hanno prospettato al ministro Speranza le grandi problematiche che stanno caratterizzando la gestione ella sanità calabrese, evidenziando in primo luogo i limiti del “Decreto Calabria”, che – a parere delle sigle sindacali – non ha prodotto risultati positivi: tra le criticità evidenziate da Cgil, Cisl, e Uil, che comunque hanno sottolineato «positivamente il cambio di tendenza dimostrato dal ministro Speranza rispetto al passato», in particolare la drammatica carenza del personale, con particolare riferimento alle delicate vertenze dei precari e dei vincitori di concorso ancora non assunti, la spesa del tutto fuori controllo in tema di forniture di beni e servizi, di appalti e di contenzioso, e la necessità di un confronto più costante con la struttura commissariale che attualmente gestisce il settore in Calabria. Sempre fonti sindacali riferiscono che il ministro Speranza ha confermato la sua massima attenzione all’emergenza sanità in Calabria, che – ha detto – «deve diventare una questione nazionale», ha poi ribadito che l’obiettivo, da concretizzare nel nuovo Patto della Salute da concludere entro la fine dell’anno, resta quello del superamento dei commissariamenti e, in linea generale, ha garantito che richiederà al governo di inserire nella Legge di bilancio misure e strumenti per sopperire all’allarmante carenza di personale nelle strutture con interventi in tema di stabilizzazioni, internalizzazioni e nuove assunzioni. In giornata, inoltre, Speranza dovrebbe incontrare anche il commissario Saverio Cotticelli.
I SINDACATI: CONFRONTO POSITIVO «Cgil, Cisl, Uil apprezzano la volontà espressa dal ministro Speranza di individuare da subito possibili soluzioni normative da prevedere in legge di bilancio per sbloccare le assunzioni della sanità nel Paese e in Calabria a garanzia dei Lea e nel rispetto del diritto alla salute». Così, in una nota congiunta, Cgil, Cisl e Uil della Calabria, dopo l’incontro odierno con il ministro della Sanità Roberto Speranza. «Quella della Calabria – sostengono i sindacati – è una vera e propria emergenza nazionale, per la quale da tempo il sindacato confederale ha aperto una dura vertenza. Migliaia di cittadini sono privati del diritto ad accedere a prestazioni stabilite nei livelli essenziali di assistenza sanitaria, anche a causa della drammatica carenza di personale nei servizi socio sanitari e alla diffusa situazione di precarietà dei rapporti di lavoro degli operatori. Cgil, Cisl e Uil – aggiungono – ritengono positivo l’incontro con il ministro. In attesa che vengano completate al più presto le nomine dei vertici delle aziende sanitarie, supportate da unità di crisi specifiche, si deve provvedere a fare uno screening sul sistema delle forniture, servizi, appalti, al fine di ottimizzare la spesa e garantire la continuità assistenziale ed occupazionale». Cgil, Cisl e Uil – prosegue la nota – «hanno ribadito al ministro Speranza la necessità di rendere operativa in Calabria, l’unità di crisi regionale, come già concordato dalla segreterie regionali e il commissario ad acta Cotticelli, presso la Prefettura di Catanzaro con tre tavoli di confronto specifici, sul piano operativo, la riorganizzazione della rete ospedaliera e la medicina di territorio, lo sblocco delle assunzioni del personale medico, infermieristico, il servizio appalti e forniture, le internalizzazioni. I tavoli di confronto – concludono i sindacati – andranno monitorati anche a livello nazionale». (acant)

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