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Pd, si infiamma il dibattito: l’appello di Veraldi a «superare le divisioni»

Il segretario del circolo del centro di Catanzaro, Menniti, parla di “fallimento” dell’attuale gestione (ed elogia Jasmine Cristallo). L’ex governatore: «Ascoltare il grido d’allarme, basta divaric…

Pubblicato il: 29/11/2019 – 13:34
Pd, si infiamma il dibattito: l’appello di Veraldi a «superare le divisioni»

CATANZARO «Da segretario di circolo dico basta. L’inconsistenza, accompagnata in alcuni tratti da malafede e insopportabili pregiudizi, ha portato il Pd Calabria a un baratro di cui in alcun modo voglio essere responsabile». Nel Pd calabrese si infiamma il dibattito: ad animarlo è il segretario del circolo “Lauria” di Catanzaro, Antonio Menniti, estremamente duro. «Il fallimento è già nello stato delle cose. Un fallimento – scrive Minniti – vero e amaro, considerato che tutte le strategie messe in atto dai responsabili nazionali e dalla gestione commissariale non hanno prodotto alcun risultato, considerato che a pochi giorni dalla scadenza dei termini per la presentazione delle liste, il Pd non ha alleati, non ha un candidato presidente, ma non ha – soprattutto – alcuna idea di come presentarsi al corpo elettorale e cosa dire ai calabresi. Un fallimento clamoroso che mortifica quanti credono in questo partito, un fallimento che toglie ogni possibilità di concorrere ad un risultato accettabile alle prossime elezioni e che lascerà solo macerie, che noi calabresi dovremo rimuovere. Ed è proprio questo scenario – sostiene il segretario del circolo ‘Lauria’ del Pd – a rendere tutto più ingiusto e insopportabile: essere trattati con sufficienza e quasi fastidio, per mesi hanno giocato con Calabria, sapendo che poi i danni provocati li avrebbero dovuti riparare i calabresi. Non ci sto e, a questo punto, invito il commissario e la dirigenza nazionale del partito ad essere coerenti con questo piano di distruzione e valutare di non partecipare proprio alle prossime regionali».
Menniti poi aggiunge: «Abbiano il coraggio di assumersi fino in fondo tutta la responsabilità del loro fallimento. Oppure, se ne vadano via e ci consentano quantomeno di sopravvivere a questa assurda e inaccettabile condizione. Troveremo una via su cui rimetterci in cammino, per recuperare il senso del nostro impegno politico. A partire da questa bella esperienza di comunità e partecipazione che sta maturando attorno al movimento delle sardine che in Calabria vede protagonista Jasmine Cristallo, una giovane donna caparbia e orgogliosa che – anche ieri nella sua apparizione in tv – è riuscita a portare alla ribalta il volto di una terra affatto rassegnata, combattiva, competente. Brava Jasmine, sei una figlia di questa città, avanti tutta».
L’intervento di Menniti non passa inosservato a Donato Veraldi, già presidente della Regione, già senatore e già europarlamentare. «Il ‘grido di dolore’ lanciato dal segretario del circolo Pd “Enzo Lauria” di Catanzaro, non deve, per nessun motivo, cadere nel vuoto», afferma Veraldi che parla di «ore drammatiche, difficili e non servono più dilazioni temporali o tatticismi inutili. Il contrasto al sovranismo ed alle destra estrema può e deve avvenire con una sola modalità: l’unità forte e generosa di tutte le forze, nessuna esclusa, che si oppongono alla deriva sovranista e demagogica delle destra salviniana. Lancio, ora e subito, un appello accorato al commissario regionale Stefano Graziano ed al capogruppo Pd in Consiglio regionale Mimmo Battaglia perché radunino immediatamente, intorno ad un tavolo, tutti gli eletti del Pd nel Consiglio regionale e del gruppo Democratici e Progressisti perché, insieme, nell’ora grave che viviamo, ritrovino le comuni ragioni di una appartenenza che non può essere vissuta nella lacerazione e nelle divaricazioni suicide». Veraldi si dice «convinto che nell’ora del pericolo un sussulto di orgoglio e di senso di responsabilità possano e debbano impedire un epilogo pericoloso e drammatico allo stesso modo che faccio appello a tutte le altre forze politiche e movimenti che, come il Pd, hanno il dovere di costruire una diga contro il populismo sovranista che rischia di dilagare e che deve essere arginato con un disegno robusto e coraggiosamente consapevole dei rischi dell’ora presente».

Anche Franco Laratta, già parlamentare Pd, interviene sul tema del giorno: «Un delirio suicida andare alle regionali con due candidati di area Pd alla presidenza, solo un cretino non riesce a capire che questa condizione porterà alla fine del centrosinistra in Calabria». Laratta, nel corso di un incontro stamane a Cosenza ha preso spunto dalla nota del segretario Pd di Catanzaro Antonio Menniti: «L’avvocato Menniti lancia l’allarme e una provocazione. E non ha torto: meglio per il Pd non prendere parte alle elezioni che andare diviso in due. A questo punto urge una mediazione dell’ultima ora. Subito un incontro a Roma, un conclave, per superare questa condizione assurda. È necessario buon senso ed un particolare amore per la Calabria».
Poi l’appello finale alle parti dall’ex parlamentare: «Smettetela tutti di chiudervi nelle vostre fortezze, uscite fuori, fate un bagno di umiltà e cercate una soluzione condivisa. La gente è stanca di assistere a questo teatrino assurdo. Dei gravi problemi della Calabria quando cominciamo a parlare? La gente sta male, ora basta».

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