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Reggio, scontro (feroce) tra De Felice e Falcomatà sui lavori per la Ztl

Il presidente della Sacal: «Cantieri fermi, incredibile inerzia del Comune». Il sindaco: «Fa come i pensionati che sbirciano i lavori»

Pubblicato il: 29/11/2019 – 19:33
Reggio, scontro (feroce) tra De Felice e Falcomatà sui lavori per la Ztl

REGGIO CALABRIA L’esordio della disfida, niente affatto soft, appartiene al presidente di Sacal, Arturo De Felice. Che tira dritto contro il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. Il motivo delle rimostranze sono i lavori per la Ztl «iniziati nel maggio 2019 e non ancora terminati», ma con il clima politico che ribolle e le amministrative in arrivo a Reggio Calabria nel 2020, più d’un osservatore ha legato la polemica all’approssimarsi della prossima competizione elettorale. De Felice parla di «incredibile l’inerzia del Comune di Reggio Calabria e della sua Società in house affidataria dell’appalto, Castore srl, che ha abbandonato il cantiere in cui si stava lavorando per la Ztl, indispensabile a garantire una regolare e ordinata gestione della viabilità cittadina nelle aree aeroportuali aperte al pubblico nel rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza aeroportuale». De Felice ricorda il protocollo siglato nel marzo 2019 con il Comune e spiega che «a distanza di oltre sei mesi (di norma occorrerebbero solo 30-40 giorni), i lavori di modifica della viabilità sono stati solo parzialmente completati, mentre risultano ancora nemmeno avviate le attività relative all’installazione di un sistema di videosorveglianza ed idonea cartellonistica di informazione all’utenza». Si tratta di «un’ulteriore mancanza in materia di sicurezza aeroportuale. Se i tempi per il completamento della ZTL dell’aeroporto di Reggio Calabria saranno assimilabili alla Fabbrica di San Pietro, possiamo ben sperare che anche quest’opera passerà alla storia».
La chiosa sarcastica non dev’essere piaciuta al sindaco di Reggio Calabria, che affida a una nota una replica piccata. «Piuttosto che pensare al rilancio dell’aeroporto “Tito Minniti”, infrastruttura fondamentale per lo sviluppo dell’intera area dello Stretto – scrive Falcomatà –, scopriamo che Arturo De Felice sa pure vestire i panni di quei pensionati intenti a sbirciare l’andamento dei cantieri convinti di saperne dirigere i lavori. Mentre guarda ruspe, cemento e cazzuole, l’aeroporto di Reggio sta sprofondando nella desolazione più assoluta con tre voli soltanto, dai prezzi esorbitanti, e che servono tre giorni per raggiungere Milano e poi tornare in città». «Dopo aver ascoltato l’insulto sull’alternativa dei treni all’utilizzo dei voli costosissimi – afferma l’inquilino di Palazzo Alvaro – oggi il presidente della società di gestione dell’aeroporto “Tito Minniti” ci offre un’altra indimenticabile ed irritante perla di discutibile saggezza. Lo diciamo col cuore rivolto alla città ed ai cittadini: De Felice pensi a gestire lo scalo reggino, dove ancora rimbomba l’eco delle promesse dei milioni di euro intercettati per un restyling mai iniziato ed invece tace il rombo dei motori degli aerei. Non dimentichi, nel frattempo, anche di presentare quel Piano industriale più volte annunciato, ma che nessuno ha mai visto».

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