SIDERNO «La vicenda dei 110 lavoratori dello Studio Radiologico di Siderno, oggetto di una comunicazione di licenziamento a seguito delle difficoltà in cui versa la struttura, è preoccupante e costituisce il segno di una condizione di ulteriore aggravamento dei servizi sanitari in Calabria ed in particolare in un vasto comprensorio come quello della Locride, dove le strutture sanitarie pubbliche vivono una condizione di sofferenza frutto di una linea fallimentare delle gestioni commissariali della sanità, dal 2010 ad oggi».
Così si legge in un comunicato della Regione Calabria che esprime solidarietà ai lavoratori licenziati: «A differenza di altre analoghe situazioni – continua – la Regione non ha avuto la possibilità di intervenire per esprimere le proprie valutazioni in quanto non coinvolta in tavoli ufficiali o in vertenze Istituzionali».
Sulla questione è stato avviato un procedimento giudiziario, per questo, continua la Regione: «Senza voler entrare nel merito della vicenda giudiziaria, che sta seguendo il suo naturale iter nelle sedi preposte a tali accertamenti e che siamo sicuri farà chiarezza, non possiamo non esprimere la massima preoccupazione per le ricadute in termini di prestazioni sanitarie in una zona come la Locride dove i livelli dei servizi sanitari sono assolutamente inadeguati rispetto ai bisogni della popolazione».
L’auspicio è che «si possa far presto chiarezza sulla vicenda che vede coinvolto lo Studio Radiologico di Siderno, ci auguriamo che la Commissione Straordinaria dell’A.S.P. di Reggio Calabria proceda ad un’attenta valutazione della situazione al fine di garantire i servizi e procedere allo sblocco dei pagamenti relativi alle prestazioni erogate, peraltro già riconosciute dalla medesima Azienda».
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