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«Un'area protetta alle foci del Mesima», il Wwf di Vibo propone una legge

Alla base della proposta dell’associazione c’è il sogno di trasformare il fiume da simbolo di degrado in un’area finalmente libera dai problemi, fino a farla diventare un’oasi naturalistica per pia…

Pubblicato il: 30/11/2019 – 13:35
«Un'area protetta alle foci del Mesima», il Wwf di Vibo propone una legge

VIBO VALENTIA Trasformare un fiume da simbolo di degrado in un’area finalmente libera dai problemi che l’affliggono da decenni, fino a farla diventare un’oasi naturalistica per piante e animali e dove gli uomini possano godere di un ambiente finalmente più sano e pulito. E’ questo il sogno che anima l’iniziativa del Wwf di Vibo Valentia finalizzata a creare, attraverso la proposta di un’apposita legge regionale, una riserva regionale protetta alle foci del Fiume Mesima, tra Nicotera marina e Rosarno. L’idea è scaturita grazie alla passione e all’amore per quei luoghi da parte di una giovane biologa nicoterese, Jasmine De Marco, che ormai da quattro anni raccoglie informazioni, scatta foto di piante e animali, lancia appelli per riscattare un ambiente che merita finalmente di uscire dall’immaginario collettivo come luogo di abbandono per riconquistare una sua identità e dignità ecologica nuove.
E per porre le basi a questo sogno l’appassionata biologa ha pensato di rivolgersi al Wwf di Vibo dove ha trovato subito un appoggio concreto da parte del responsabile legale dell’organizzazione, avv. Angelo Calzone, e del responsabile scientifico Pino Paolillo per la parte naturalistica.
Né la dottoressa De Marco, né gli attivisti del Wwf ignorano le difficoltà e la portata dei problemi che interessano il Fiume Mesima, a cominciare dall’inquinamento provocato dagli scarichi dei troppi comuni a monte che non depurano le acque, per non parlare dello sversamento dei reflui provenienti da attività agricole, dell’abbandono di rifiuti o della caccia agli uccelli, ma la consapevolezza dei problemi non solo non deve condannare il fiume ad un eterno degrado e abbandono, ma semmai deve spingere chi ha veramente a cuore le sorti della propria terra, a fare di tutto per cercare di cambiare le cose, rifiutando gli atteggiamenti fin troppo diffusi della rassegnazione e del disinteresse.
Sulla base di queste premesse e di questa speranza, la proposta di legge, che prevede precise norme di salvaguardia e di tutela dell’ambiente fluviale, sarà presentata direttamente dal Wwf Italia lunedì prossimo.
La presenza di molte piante tipiche della vegetazione psammofila, cioè amanti della sabbia, così come quella di aironi, garzette, gabbiani, cormorani, anatre e di diversi limicoli, fino ad una rara Beccaccia di mare, tutti immortalati da Jasmine De Marco nel corso delle sue escursioni, insieme ad una vegetazione ripariale di tutto rispetto, sono elementi che giustificano in pieno l’iniziativa del Wwf, alla quale si spera possano dare il loro sostegno sia la comunità nicoterese e rosarnese, sia la parte politica a cui spetta il compito di fare in modo che il sogno di una ragazza innamorata dei tramonti sull’acqua possa un giorno non lontano diventare una realtà migliore per tutti.

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