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L’“effetto Callipo” si sente: i tormenti del fronte “oliveriano” – VIDEO

A Lamezia Terme il tavolo dello schieramento che sostiene il governatore, assente all’incontro: la candidatura dell’imprenditore produce evidenti strascichi. La coalizione pro-Oliverio va avanti ma…

Pubblicato il: 01/12/2019 – 16:33
L’“effetto Callipo” si sente: i tormenti del fronte “oliveriano” – VIDEO

LAMEZIA TERME Si va avanti, lavorando alla definizione delle liste (4) già praticamente chiuse ma confidando ancora in una sintesi con l’”altro centrosinistra”, da cristallizzare con la celebrazione delle primarie. Al fondo di un paio di ore di confronto la coalizione che sostiene la ricandidatura di Mario Oliverio si ferma davanti al bivio – provare una mediazione op andare alla rottura con il Pd – prima di infilare una strada senza ritorno. Sullo schieramento “oliveriano” si fa sentire chiaramente l’”effetto Callipo”: la novità politica rappresentata dalla discesa in campo dell’imprenditore, abbracciato dal Pd zingarettiano, per quanto fonte di perplessità e di dubbi con la sua innegabile portata produce strascichi sui pensieri e sulle riflessioni dei convenuti al tavolo convocato dal segretario regionale del Psi Gigi Incarnato (qui l’intervista). Prima della riunione, Incarnato inquadra così la situazione: «Immagino – sostiene sollecitato dai giornalisti – che Oliverio non si ritiri, ma ovviamente è una mia opinione. Abbiamo convocato il tavolo della coalizione perché vogliamo valutare, sulla base della proposta del Pd sul nome di Callipo, come regolarci nel prosieguo. La candidatura di Callipo in effetti è inaspettata e ci lascia anche un po’ perplessi perché due mesi fa era il candidato del Movimento 5 Stelle, ci sono poi voci, congetture, analisi ma non sono importanti. Il dato importante è che il Pd mette in campo un candidato che ha già avuto un’esperienza elettorale, che ha tenuto più volte atteggiamenti divisivi per il centrosinistra: politicamente, il messaggio che passa è che non c’è un rinnovamento nella proposta del Pd, nemmeno nei nomi di chi la fa. A differenza del Pd e di altre forze, noi abbiamo un progetto politico e lo difendiamo. Siamo per l’unità del centrosinistra, questo – rimarca il segretario del Psi – l’abbiamo sempre dimostrato, non siamo stati noi a rompere il tavolo ma è stato il Pd, che non ha compreso il nostro sforzo per arrivare a un progetto unitario. Ovviamente, lavoriamo fino all’ultimo minuto per ricomporre un campo definito, perché non possiamo dare ai calabresi un messaggio di confusione e di incertezza. E oggi ci chiariamo e definiamo un percorso della coalizione».  In ogni caso, la candidatura di Callipo è un dato con il quale si devono fare necessariamente i conti, e questo traspare plasticamente dai volti piuttosto tesi e anche preoccupati di alcuni dei big della coalizione pro-Oliverio, riuniti in un noto hotel alle porte di Lamezia Terme. E serpeggia anche qualche punta di nervosismo, anche perché al vertice non c’è il governatore. «Il presidente non doveva esserci, del resto: era tutto previsto alla vigilia, perché si tratta del tavolo della coalizione», precisano i partecipanti al tavolo. E però l’assenza di Oliverio non passa inosservata e in modo indolore: a quanto si è appreso, a esempio, Orlandino Greco, leader di “Italia del Meridione”,  dopo pochi minuti si sarebbe rimesso in macchina lasciando l’hotel con un fare corrucciato, anche  se “Idm” comunque avrebbe partecipato al tavolo con il segretario regionale Nicodemo Filippelli. E dal confronto emergono anche le varie sfaccettature delle posizioni che albergano nella coalizione pro-Oliverio: c’è chi, prendendo atto della presenza di Callipo, propone, a maggior ragione rispetto a qualche giorno fa, le primarie – e sarà questa la linea alla fine prevalente – e chi invece – a quanto risulta, l’area rappresentata dagli Sculco – sostiene che Callipo non può essere considerato un candidato del Pd e del centrosinistra. Alla fine comunque si sarebbe trovato un punto di intesa che consenta di spostare un po’ più in avanti l’ora delle decisione di gettare la palla nell’altro campo: lo schieramento che sostiene il governatore Oliverio procede nella sua azione, affina le liste ma lascia uno spiraglio di ragionamento al Pd e alle altre forze di centrosinistra, chiedendo le primarie, da celebrare in una delle due prossime domeniche, tra cui quella della festa dell’Immacolata, per scegliere tra Oliverio, Callipo e – novità dell’ultim’ora – il prof Francesco Aiello candidato del M5S. Ovviamente, sembra molto ridotta la possibilità che una tale richiesta possa trovare ascolto negli interlocutori, ma questa è la posizione che il tavolo del centrosinistra esprime in un documento, a firma del coordinatore del centrosinistra Incarnato, sottoscritto dalle sigle del Partito Socialista, Partito Radicale, Oliverio Presidente, Calabria in Rete, Diritti Civili, Italia del Meridione, Italia in Comune, Partito Democratico europeo.
IL DOCUMENTO Nel documento si evidenzia che «il Pd calabrese si è sottratto finora a un confronto con le forze dell’unica alleanza di centrosinistra effettivamente in campo. E’ stato determinato, cosi, un forte livello di confusione e di incertezza che ha impedito di portare a sintesi un progetto politico e di confronto programmatico in continuità con l’azione di governo svolta dalla maggioranza uscente. La candidatura di Callipo posta in campo da una parte del Pd ha generato perplessità e contrarietà perché oltre a non rappresentare il rinnovamento, è la replica di una candidatura che già nel 2010 ha diviso e condotto alla sconfitta il centro sinistra. In ogni caso, comunque, non intendono rinunciare a comporre una larga convergenza di forze che possa far vincere lo schieramento anti-sovranista e si ritiene utile ogni sforzo per raggiungere tale obbiettivo». Il documento siglato da Incarnato poi prosegue: «La novità ufficiale dei candidati in campo di Callipo di una parte del Pd e del prof. Aiello del M5S insieme a quella del presidente uscente, Mario Oliverio, espressione della nostra coalizione civica, di centrosinistra e di un ampia maggioranza dei circoli del Pd, impone, al netto delle valutazioni politiche, la necessità di ricercare le forme più unitarie e partecipate, come le elezioni primarie di coalizione. Esse si possono svolgere nella data dell’8 o il 15 dicembre. Così saremo tutti impegnati a sostenere, lealmente, il candidato più votato. Si eviterebbero, così, ulteriori ritardi e confusioni della fase politica. Al termine della riunione è stato nominato un comitato per la definizione delle liste della coalizione che si insedierà martedì per completare il lavoro fin qui svolto». (a. cant.)

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