COSENZA Un appello alla mobilitazione per tenera alta l’attenzione sul caso Bergamini, il calciatore del Cosenza trovato morto sulla statale 106 il 18 novembre del 1989. Una vicenda che si è riaperta recentemente dopo che l’ultimo esame autoptico sulla salma del centrocampista rossoblu ha chiarito che quello fu un omicidio e non un suicidio come era stato precedentemente archiviato il caso. Per questo l’associazione “Verità per Denis” anche sulla propria pagina facebook ha lanciato un appello per ritrovarsi il prossimo 7 dicembre davanti al Tribunale di Cosenza.
«A 30 anni esatti dall’omicidio di Denis Bergamini, proprio quando la società civile si aspettava una svolta definitiva della vicenda – si legge nel profilo social dell’associazione -, il procuratore Facciolla, titolare della nuova inchiesta, viene trasferito a Potenza dalla sezione disciplinare del Csm».
«Senza voler entrare nel merito di questa decisione – aggiungono i responsabili dell’associazione – esprimiamo la nostra fondata preoccupazione sull’evoluzione della vicenda giudiziaria che riguarda Denis. Per troppi anni abbiamo assistito, in colpevole silenzio, ad una gestione approssimativa e superficiale del caso Bergamini. Non possiamo accettare che una Verità raggiunta con tanti sforzi e sacrifici venga accantonata a causa di episodi esterni e scelte amministrative che potrebbero definitivamente bloccare tutto».
«Per questa ragione – concludono – ci troveremo tutti sabato 7 dicembre 2019, alle ore 15:00, all’ingresso del tribunale di Cosenza, per manifestare la nostra preoccupazione e il nostro dissenso e chiedere garanzie sulla corretta gestione delle prossime fasi giudiziarie. Denis e la sua famiglia hanno già subito troppe ingiustizie, non lasciamoli soli in questo momento, unitevi a noi nella richiesta di Giustizia».
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