LAMEZIA TERME «Con un progetto politico di ampio respiro sarei disponibile a un’alleanza con Forza Italia». Nello scenario audace (e parecchio) dipinto da Luigi Incarnato c’è tutto il disagio, la confusione, ma anche l’audacia che animano il centrosinistra calabrese diviso tra la scelta di sostenere Pippo Callipo compiuta dal Pd e il resto della coalizione di centrosinistra che invece sosterrà il presidente uscente Mario Oliverio, salvo grosse sorprese dell’ultima ora.
Chiare per l’esponente socialista le responsabilità di una frattura interna che, a meno di miracoli sembra ormai insanabile: «Tutta colpa di quei consiglieri regionali che pur di garantirsi la rielezione hanno complicato e reso impraticabile la via di una possibile ricomposizione del campo. Mi auguro che possa ancora essere la valutata positivamente l’ipotesi delle primarie di modo da misurare tutti i candidati in lizza, da Oliverio a Callipo, passando per lo stesso candidato dei cinquestelle Aiello».
Sesto appuntamento con “20.20”, il faccia a faccia di approfondimento politico condotto da Danilo Monteleone e Ugo Floro, prodotto dal Corriere della Calabria in onda questa sera alle 21 su Telespazio Tv (can11) e L’Altro Corriere tv (Can211).
Ospiti: Riccardo Tucci, deputato del Movimento Cinque Stelle, Filippo Veltri, editorialista e scrittore e Luigi Incarnato segretario regionale del Partito Socialista.
«Nessun tentennamento sulla candidatura a governatore pentastellato del professor Aiello», ha tenuto da subito a chiarire Tucci chiudendo ogni spiraglio alla possibilità che il movimento fondato da Grillo possa valutare l’offerta di Pippo Callipo a costituire una coalizione insieme al Partito Democratico. «Callipo era stato al centro di un nostro interessamento – ha precisato Tucci – ma poi la sua proposta è venuta meno».
Sulle esatte ragioni del no all’imprenditore del tonno, tuttavia, non si è capito granché.
Molto più chiare invece quelle per le quali è stata considerata non praticabile la strada della candidatura di Dalila Nesci: «Non si può,violerebbe le nostre regole statutarie».
Quanto alla tegola, è il caso di dire, caduta nei giorni scorsi sul candidato a governatore dei pentastellati ovvero la questione delle presunte irregolarità della villa di Carlopoli di Aiello, il deputato si è detto tranquillo: «Situazione chiarita, non si può attribuire in questa vicenda nessuna colpa al nostro candidato».
Filippo Veltri si è soffermato, invece, sulla situazione anomala che sta caratterizzando il panorama politico regionale: «A mia memoria mai si era vissuto un clima politico di questo genere».
Inquietante il silenzio del centrodestra, secondo Veltri, quando mancano poche settimane alla presentazione delle liste per le elezioni regionali fissate per il 26 gennaio 2020: «È un qualcosa che denota ancora una volta la marginalità della Calabria nel contesto nazionale».
Ma anche la condotta “irrituale” del Pd non è da meno: «Zingaretti doveva e poteva gestire meglio questo passaggio», ha più volte ribadito Veltri, del cui ultimo libro (“Sequestri, la trattativa stato ‘ndrangheta”) si è anche parlato nel corso della trasmissione.
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