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Oliverio indagato per il Festival di Spoleto, Aiello: «Mai più ombre sulla spesa pubblica»

Il candidato del M5S commenta il caso che coinvolge il governatore: «Troppi affidamenti diretti. Sul sito istituzionale della Regione amplieremo la sezione dedicata alla trasparenza. I cittadini ha…

Pubblicato il: 03/12/2019 – 12:51
Oliverio indagato per il Festival di Spoleto, Aiello: «Mai più ombre sulla spesa pubblica»

CATANZARO «La chiusura delle indagini sulla trasferta a Spoleto del governatore regionale Oliverio, per cui si ipotizza peculato, impone di assumere impegni a tutte le forze politiche che parteciperanno alle prossime Regionali della Calabria». Lo afferma, in una nota, Francesco Aiello, candidato alla presidenza della Regione Calabria dell’«alleanza civica» del M5S. «Al di là degli aspetti penali del caso, che andranno definiti nelle sedi giudiziarie, nello specifico ci troviamo di fronte a una vicenda, denunciata in passato soltanto dal Movimento 5 Stelle, che riguarda l’utilizzo con affidamento diretto di fondi pubblici per la promozione dell’immagine della Calabria. Di affidamenti diretti ce ne sono stati fin troppi, per cifre milionarie e senza spiegare con quali vantaggi per la collettività. Ecco perché garantiamo che in caso di vittoria elettorale noi li eviteremo e sul sito istituzionale della Regione amplieremo la sezione dedicata alla trasparenza, al momento molto poco aggiornata e ancora meno fruibile, con tutte le informazioni sull’utilità reale dei singoli interventi. I cittadini hanno il diritto di conoscere i dettagli sulla gestione della spesa pubblica, in modo che non ci siano ombre e sospetti». «Chiedo alle altre forze politiche – prosegue il candidato dei 5 Stelle – di impegnarsi altrettanto con l’intera comunità calabrese, finora spesso costretta a subire una diffusa opacità dell’amministrazione regionale, che a lungo ha sfruttato la propria discrezionalità e le maglie larghe della normativa per l’acquisto di beni e servizi, senza rendere preciso conto ai governati. Dobbiamo trasformare la sede della Regione Calabria in un palazzo di vetro, partendo dalla possibilità di controllare in ogni momento, attraverso la rete, tutti gli atti riguardanti la spesa pubblica». «Nel 2014 – conclude Aiello – Oliverio aveva promesso discontinuità, ma non è cambiato affatto l’andazzo negli uffici, dalla cui riorganizzazione, urgente, dipenderà in larga parte il futuro della Calabria».

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