COSENZA «Siamo alle solite. La sanità calabrese rimane al centro dell’attenzione dei media e dell’opinione pubblica per situazioni paradossali che continuano a causare danni irreparabili dal punto di vista economico e alla salute dei cittadini». Lo afferma in una nota il consigliere regionale dem Carlo Guccione. «L’Asp di Cosenza (tra le più grandi d’Italia con un bilancio di un miliardo di euro, gestisce tre ospedali Spoke e una popolazione di 750mila abitanti) – sottolinea Guccione – oggi rischia il collasso finanziario perché nessuno vuole ancora approvare il Bilancio consuntivo 2018, il Bilancio preventivo 2020 e iniziare a predisporre il Bilancio consuntivo del 2019».
«Se l’Azienda sanitaria provinciale fosse stata un’azienda privata – sottolinea l’esponente politico – questo avrebbe causato obiettivamente l’azzeramento dei vertici. Ma qui il paradosso è che i vertici non sono ancora stati nominati e da mesi l’Asp è governata da commissari facenti funzione scelti tra i dirigenti più anziani dell’azienda».
«Tutto ciò è accaduto anche grazie al “Decreto Calabria”, voluto dai 5 Stelle e dalla Lega – attacca Guccione – che ha causato un drammatico vuoto di potere nelle direzioni generali delle Asp e delle Aziende ospedaliere calabresi e lì dove sono stati nominati i commissari, questi non brillano per capacità e presenza. Vengono ad esempio in Calabria con il trolley per pochi giorni, da lunedì a giovedì, e poi ritornano in Lombardia o in Veneto lasciando allo sbando e senza direttive le proprie Aziende ospedaliere e sanitarie della Regione».
«L’ufficio del commissario e la Regione non possono più tergiversare – denuncia il consigliere regionale – e lasciare in questo stato di precarietà l’Asp di Cosenza che ora rischia un vero e proprio default finanziario». «Vanno prese immediate misure tese a garantire il governo reale dell’Azienda – conclude Guccione – attraverso la nomina di un soggetto attuatore che ponga come chiari obiettivi quelli di mettere in atto tutto ciò che è necessario ad approvare il Bilancio consuntivo del 2018, quello preventivo del 2020 e a predisporre i necessari atti per il Bilancio consuntivo 2019».
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