di Maria Rita Galati
CATANZARO Ricerca del movimento attraverso superfici curve e ricche di elementi decorativi, forti contrasti di luce e ombra per trasmettere il senso dell’energia, l’effetto drammatico. Con un solo aggettivo: monumentale. Il barocco punta a toccare direttamente l’animo e i sentimenti della gente nel secolo della controriforma cattolica, mentre in tutta Europa si combattono numerose guerre in nome della fede, sconvolgendo i precedenti rapporti di potere. Al “trionfo delle meraviglie” del barocco e ad uno dei più grandi ambasciatori, Giovan Lorenzo Bernini, grazie ad un’altra eccellente intuizione 4Culture Srls, guidata da Simona Cristofaro ed Anthony Vatrano, ed e-bag di Andrea Parrotta, è dedicata la mostra che da oggi apre i battenti al Complesso Monumentale San Giovanni di Catanzaro, e potrà essere visitata fino al 29 febbraio. Ieri pomeriggio, alla presenza delle autorità civili e militari, la partecipata anteprima per la stampa che ha potuto ammirare lo splendore di dipinti, drappi e arazzi, con un cicerone d’eccezione: il direttore del Palazzo Chigi di Ariccia, Francesco Petrucci. Molti dei capolavori barocchi in mostra al Complesso monumentale del San Giovanni, infatti, fanno parte della collezione di Palazzo Chigi in Ariccia, sede del Museo del Barocco Romano. La mostra arriva in Calabria dopo il successo riscosso alla National Gallery di Tbilisi in Georgia e alla National Art Gallery di Sofia in Bulgaria. La selezione di capolavori dell’arte barocca, tra cui opere uniche di Giovan Lorenzo Bernini, vengono esposte per la prima volta nella regione insieme a opere realizzate dai grandi maestri del ‘600, italiani e stranieri. Il percorso espositivo, articolato in gruppi tematici, è accompagnato da un ricco apparato informativo, dal catalogo, da inedite soluzioni multimediali interattive e da proiezioni di filmati originali. L’anteprima della mostra è stata al centro, di una conferenza stampa che si è svolta ieri sera alla presenza, tra gli altri, oltre che di Simona Cristofaro e Andrea Perrotta, rappresentanti di “4culture” ed “E-bag”, e del direttore del Palazzo Chigi di Ariccia, Francesco Petrucci; anche del vicesindaco Ivan Cardamone, del responsabile amministrativo della Struttura dell’assessore alla Cultura della Regione Calabria, Salvatore Bullotta, del segretario della Sovrintendenza dei Beni culturali, Salvatore Patamia e del direttore generale del Dipartimento Beni Culturali della Regione, Domenicantonio Schiava.
Come ha spiegato Petrucci nella visita guidata, le opere che compongono la collezione “Bernini e il Barocco Romano” curata da Palazzo Chigi in Ariccia, in collaborazione con la società Glocal Project, mostrano una versione inedita del Bernini perché puntano i riflettori sulla sua produzione artistica sul fronte scultoreo, per come siamo abituati a conoscerlo. Si sofferma, infatti, sui suoi lavori di architetto e ‘interior designer’, chiamato dalla famiglia Chigi per ristrutturare il palazzo situato ad Ariccia, esempio unico di barocco rimasto inalterato nel tempo, e di tutto il borgo della zona dei Castelli Romani. «Attraversare quel drappo verde significa entrare nelle pagine della storia dell’arte italiana. Questo è un vero e proprio viaggio nel barocco – spiega Simona Cristofaro – realizzato con tanti validi professionisti nel perseguimento di quello che resta il nostro principale obiettivo nella organizzazione delle mostre: rendere quella culturale una esperienza con un approccio democratico».
«La mostra – ha spiegato Perrotta – ha una portata innovativa perché affianca a stupende opere di caratura mondiale, pezzi davvero unici anche allestimenti multimediali e visite immersive. Questa importante collaborazione con Palazzo Chigi di Ariccia ci permette di proiettare Catanzaro su uno scenario nazionale di primo piano. La presenza del calabrese Mattia Preti, con due opere che non risiedevano in Calabria, in questo allestimento è anche una riscoperta delle origini barocche in un respiro più ampio».
«Sono convinto che Catanzaro saprà ammirare e valorizzare questa importante e bellissima mostra – ha detto il vice sindaco Cardamone – che corona tutto il lavoro fatto dall’amministrazione comunale e l’assessorato alla Cultura e la sinergia con gli organizzatori della mostra 4culture e Glocal Project. Una sinergia sul terreno della qualità per un prodotto di eccellenza”. “Questo progetto specifico è candidato al bando per le mostre del Piano di azione coesione, bando già assunto da tre anni dalla Regione – ricorda Salvatore Bullotta -. I musei della Calabria si sono cimentati candidandosi on progetti validi per la realizzazione di mostre: il fatto che i musei possano concorrere per le mostre utilizzando i fondi pubblici regionali è un inedito in Calabria. La scelta del San Giovanni poi è significativa perché è uno dei musei del sistema museale regionale: la Calabria è una delle tre regioni capofila del sistema museale nazionale, quindi i nostri musei prima di molti altri riusciranno ad accedere alla nuova azione sinergia che il ministero sta creando con le Regioni. Importante poi la sinergia della Regione con le altre istituzioni, i privati , le associazioni e l’impresa che gestisce questo sito».
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