REGGIO CALABRIA Due arrestati, 1769 persone identificate, di cui 198 stranieri, 260 le pattuglie impiegate in Stazione, 77 sui treni, 48 i veicoli controllati. Questi i risultati del Compartimento della Polizia Ferroviaria per la Calabria nella settimana appena trascorsa.
In particolare, due cittadini extracomunitari sono stati arrestati per i reati di resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale e lesione personale. Due operatori Polfer sono stati aggrediti, dopo un controllo, dai due che si erano rifiutati di esibire al Capo treno il titolo di viaggio e, nonostante gli inviti, non sono scesi dal convoglio. Anche ai poliziotti intervenuti, i due non hanno fornito le generalità ed i documenti di riconoscimento, tant’è che gli operatori li hanno condotti presso gli Uffici di Polizia in stazione. All’atto della loro identificazione, i due uomini, nel tentativo di scappare, si sono scagliati contro gli operatori, colpendoli con pugni e calci. Con non poche difficoltà gli agenti sono riusciti a bloccarli e a trarli in arresto. Gli accertamenti successivi hanno consentito di identificare compiutamente gli arrestati, ai quali, nella stessa giornata, era stato notificato, dalla Questura di Reggio Calabria, il divieto di far ritorno nel Comune cittadino con il contestuale Foglio di via obbligatorio. Gli agenti della Polfer, costretti a ricorrere alle cure mediche presso il Pronto Soccorso di Scilla per i numerosi traumi contusivi riportati, sono stati dimessi con una prognosi di 10 giorni. L’Autorità giudiziaria, convalidando l’arresto, ha disposto per entrambi l’obbligo di dimora nel Comune del proprio domicilio con il divieto di uscire dalle 22 alle 6.
Grazie ad un’accurata indagine della Polizia ferroviaria di Reggio Calabria un cittadino italiano è stato inoltre denunciato per il reato di furto aggravato. L’uomo, nei mesi scorsi, mentre si trovava a bordo del treno IC notte proveniente da Torino e diretto a Reggio Calabra, aveva rubato un tablet in uso al personale viaggiante di Trenitalia, sottraendolo al legittimo detentore che lo custodiva all’interno del proprio bagaglio. L’attività di indagine della Polfer ha consentito di individuare l’autore ed a recuperare, anche con l’ausilio del personale del Posto Polfer di Taormina la refurtiva.
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