RENDE «Ne parlerò con i portavoce del Movimento 5 Stelle: facciamo unità». Francesco Aiello, di ritorno da Gioia Tauro, ha dialogato con gli attivisti del Movimento 5 Stelle che a Rende erano riuniti al lavoro sui tavoli al secondo meeting dei “Fattivi 5stelle” Calabria. Aiello aveva annunciato la sua presenza ma l’arrivo del vice ministro Cancellieri non ha permesso al candidato in pectore in quota M5s di partecipare all’incontro. «Noi dovremmo organizzare attività e gruppi per impedire che la Lega vada al governo regionale: questo è il primo obiettivo – spiega Aiello -. Dovrebbe essere un impegno condiviso da parte di tutti. Come fare questa cosa? Certamente la frammentazione non paga nessuno. Io so che ci sono stati dei tavoli molto importanti a livello nazionale che hanno portato al nome di Francesco Aiello. Ora negli ultimi giorni ci sono state nuove scelte. Ma certamente, se ci fossero nell’alveo delle possibilità alleanze civiche molto più ampie, ben volentieri le accoglierei. Il tema è: facciamo unità e diamo sostanza a questa unità. Unità e rinnovamento nei metodi e nelle idee». Armando Quattrone, attivista pentastellato, ha rivolto dunque un appello. «Chiedo ora al portavoce del Movimento Paolo Parentela e al capo politico Luigi Di Maio di mettere ai voti degli iscritti su Rousseau anche un’alleanza civica guidata insieme da Aiello e Callipo. A giorni tutti noi iscritti saremo chiamati a votare su Rousseau ed è giusto avere la possibilità di decidere su tutte le scelte in campo e non solo se approvare o rifiutare la candidatura di Aiello». La preoccupazione dei 5 stelle è che si ripeta un bis della fallita alleanza civica sostenuta da Movimento 5 Stelle e Pd in Umbria, alla quale l’attivista risponde: «La differenza rispetto all’esperimento civico sostenuto dal Movimento 5 Stelle in Umbria è che: primo, Callipo e Aiello non sono Bianconi; secondo, il presidente uscente Oliverio è fuori dall’alleanza a differenza dell’allora presidente uscente umbra Marini; terzo, le piazze delle “sardine” spingono per l’unità e la riscossa contro la Lega Nord di Salvini. Basta stare tra la gente in Calabria per capire la cosa giusta da fare».
x
x