Ultimo aggiornamento alle 18:55
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

La Corte dei Conti condanna Tripodi al risarcimento di 120mila euro nei confronti della Regione

I fatti risalgono al 2010-2011. L’ex consigliere regionale avrebbe acquistato a spese del gruppo consiliare un’auto salvo poi girarla a se stesso in comodato ed avrebbe distratto dei fondi a due as…

Pubblicato il: 09/12/2019 – 9:57
La Corte dei Conti condanna Tripodi al risarcimento di 120mila euro nei confronti della Regione

REGGIO CALABRIA Un’auto del valore di 64mila euro acquistata a nome del gruppo Udc dall’ex consigliere regionale Pasquale Maria Tripodi della quale, dopo soli 6 giorni dall’acquisto, era diventato comodatario. Il contratto gratuito alla base di questo “giochetto” avrebbe richiesto un utilizzo, per così dire aziendale. Ma così non è stato, in quanto l’Audi A6 veniva utilizzata «a titolo personale» dal politico.
Così, dopo continui solleciti, era stato costretto a restituirla. Succedeva nel 2011.
Il caso è così giunto al vaglio della Corte dei Conti che è stato condannato dalla sezione giurisdizionale per la Calabria, al rimborso di 119.046,45 euro nei confronti della Regione.
Tra le contestazioni, in base alle quali l’ex consigliere regionale è stato condannato, ci sarebbero anche alcune «erogazioni ad associazioni culturali nell’anno 2010 e spese relative al 2011 per le quali non è riscontrabile il perseguimento di un fine istituzionale».
La ricostruzione grazie alla notifica di una multa presa dallo stesso Tripodi che ha consentito all’Ente di avviare un’indagine interna sulla quale si è pronunciata – seppure in primo grado – la magistratura contabile, secondo cui: «Decidendo di dare in comodato l’autovettura a se stesso, ha consapevolmente impiegato i soldi dei fondi regionali per un proprio esclusivo vantaggio, disinteressandosi pienamente del fine per il quale sono previsti i rimborsi a valere sui fondi assegnati al gruppo consiliare». Gruppo di cui – all’infuori dello stesso Tripodi, la Corte dei Conti esclude il coinvolgimento.
Con riguardo invece all’altra accusa, della distrazione dei fondi a favore di due associazioni, la Corte di esprime così: «Sarebbe stata posta in essere un’attività fraudolenta diretta ad occultare il danno» in quanto dall’istruttoria sarebbe risultato il tentato occultamento di tale attività attraverso documenti fiscali non veritieri.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x