Attraverso un comunicato stampa ufficiale, Filomena Greco annuncia le proprie dimissioni dalla carica di primo cittadino di Cariati. «Questo mio gesto – dice – intende salvaguardare la funzione istituzionale da comportamenti e modi di intendere il confronto politico che non sono compatibili con la mia visione di Amministrare la cosa pubblica. Una decisione assunta con molto rammarico e grande dolore, ma in assoluta serenità, con la consapevolezza di aver operato, nel poco tempo concessomi, solo per il bene della collettività e avendo posto in essere scelte forti e positive, che, a regime, produrranno risultati e benefici per l’intera Cittadinanza». «Scelte completamente diverse – dice ancora Filomena Greco – da quelle praticate da chi racconta le cose in modo molto difforme dalla realtà. Purtroppo ad oggi non ci sono le condizioni oggettive per andare avanti e per proseguire, così come avevo in mente e nel cuore quando decisi di candidarmi la prima volta, un progetto di cambiamento, di rinnovamento e di nuove prospettive di sviluppo per questa città nel contesto territoriale. Ci ho provato. E l’ho fatto con una consapevolezza che non mi ha mai abbandonato: non c’era e non c’è nulla che non posso mettere in campo, a beneficio di questa comunità e del territorio, anche senza essere sindaco». «Di fatto, il ruolo di Sindaco di Cariati, l’ho realmente svolto soltanto dal 6 giugno al 31 dicembre del 2016. Perché da questo momento in poi è iniziato un vero e proprio stillicidio che ha portato alla caduta di quel primo esecutivo, alla mia rielezione e, quindi, alla stagione che mi ha visto soggetta ad atti dell’autorità giudiziaria che hanno coinvolto purtroppo anche la mia famiglia». La Greco punta il dito contro il presunto “cerchio magico”: «La verità è che non ho mai fatto parte del vero ed inattaccabile cerchio magico locale, quello attraverso il quale per decenni, più o meno le stesse famiglie hanno gestito e dilapidato le casse comunali gestendo la cosa pubblica, senza alcuna visione, attingendovi come ad un jukebox per concedere regali e favori agli amici degli amici ed alla ristretta cerchia di parenti, professionisti, protettori e lacchè. Ed anche l’alternanza maggioranza/minoranza non c’è di fatto mai stata ma si sono sempre garantiti e tutelati i reciproci interessi. A Cariati tutti sanno tutto e tutti conoscono benissimo il sistema feudale che ha bloccato negli ultimi decenni la crescita culturale, politica ed economica della città, che ne ha decretato lo spopolamento ed isolamento territoriale e, soprattutto, che ha distrutto, negli ultimi 30-40 anni, la rete di relazioni e rapporti interpersonali, imbarbarendo anche l’aria che si respira». Filomena Greco, poi, punta il dito contro la macchina comunale a suo dire incapace di gestire l’ordinario: «Sono ritornata, poco più di un mese fa, sapendo di aver speso ogni energia nel solo interesse di questa terra. In aggiunta, però, alle tante emergenze e questioni ereditate dal passato e da affrontare alla radice, dall’assenza di risorse umane ed economiche all’inconsistenza di una vera burocrazia comunale mi sono definitivamente imbattuta – e questo è ancora più demotivante – in una macchina comunale oggettivamente incapace, così come è purtroppo la nostra, di far fronte strutturalmente al governo dell’ordinario e dello straordinario. Pur nella consapevolezza che un ente locale in questa terra di emergenze e di opportunità da cogliere non può reggersi soltanto sulla eventuale buona volontà dei lavoratori socialmente utili (LSU) o di pubblica utilità (LPU), continuerò a ringraziare sempre quanti (pochi!) si sono spesi ogni giorno per offrire comunque il loro prezioso contributo». La Greco, infine, ribadisce il suo impegno per la comunità di Cariati: «Tutti conoscono la mia non attitudine a tirare avanti, il mio non attaccamento alla poltrona, manifestatosi nel non scendere a compromessi tanto da portare allo scioglimento del consiglio comunale il 3 gennaio 2018 per le dimissioni di 8 consiglieri di cui 4 di maggioranza. Tutti conoscono la mia volontà di vero cambiamento che ha portato ad azioni forti, forse talmente forti da far in modo di unire tutti i politicanti contro la mia amministrazione con unico obiettivo quello di impedirmi di governare questo meraviglioso paese. Concludo con un doveroso grazie a quanti mi hanno voluta per ben due volte Sindaco di Cariati riponendo nella mia persona speranze di cambiamento e di rinascita; a loro chiedo scusa se non riesco a fare come tanti sicuramente farebbero al mio posto: tirare a campare. Ma a loro ed a tutti i cariatesi ed al territorio auguro di continuare a combattere, nonostante tutto, per vincere contro quanti, notoriamente affamanti soltanto di interessi familiari e personali, continuano a bloccare, di generazione in generazione, la crescita e lo sviluppo di tutti. Mi auguro che ogni cariatese ricordi la storia di ciascun personaggio, e della loro famiglia, che si affaccerà alla sua porta per chiedergli il voto. Per ultimo desidero ringraziare le donne, tutte le donne di cariati che mi hanno supportato e che hanno creduto e credono nel cambiamento».
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