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Porte chiuse a Crotone per i "dissidenti" del Pd

Nell’edificio (pericolante) che ospita la sede del partito era prevista la conferenza stampa degli “oliveriani”. Il proprietario ha cambiato la serratura nella notte. Guglielmelli: «Metodi dittator…

Pubblicato il: 10/12/2019 – 13:31
Porte chiuse a Crotone per i "dissidenti" del Pd

di Gaetano Megna
CROTONE
Interdetto l’accesso ai locali della federazione del Partito democratico di Crotone a Luigi Guglielmelli e Gino Murgi. Il segretario provinciale di Cosenza e quello di Crotone avevano organizzato un conferenza stampa per contestare il provvedimento assunto dal segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti, di commissariare le due federazioni del partito che sono rimaste fedeli al governatore della Calabria, Mario Oliverio. Questa mattina, il legittimo proprietario dei locali, presidente della fondazione Berlinguer, Giuseppe Corigliano, ha provveduto a fare cambiare la serratura, mantenendo per sé la chiave di ingresso. Ufficialmente la serratura è stata cambiata per impedire l’accesso ad una struttura pericolante. Lo scorso mese di settembre, l’intero palazzo è stato interdetto da un’ordinanza sindacale, perché a rischio crollo. La federazione doveva essere, quindi, chiusa da tempo e solo ora si è proceduto a bloccarne l’accesso. Sempre questa mattina Corigliano ha informato gli interessati della indisponibilità dei locali della federazione in quanto “pericolosi a svolgere attività pubbliche”. La Conferenza stampa si terrà alla stessa ora nei locali di una struttura sanitaria privata.

GUGLIELMELLI: «METODI DITTATORIALI»
La sede del Pd chiusa a Crotone nel giorno in cui avrebbe dovuto ospitare una conferenza stampa dei dissidenti del Pd (i segretari delle federazioni commissariate di Cosenza e Crotone, Luigi Guglielmelli e Gino Murgi) provoca la reazione seccata di Luigi Guglielmelli, segretario (commissariato) della federazione provinciale di Cosenza. «Nella notte – scrive in un post su Fb – hanno cambiato la serratura della federazione di Crotone». Questo provocherà uno spostamento del luogo deputato a ospitare la conferenza stampa. «Per fortuna oltre il Pd di Zingaretti (il PD in cui credo è altro) – scrive Guglielmelli – c’è la Costituzione italiana che tutela la libertà di espressione e di opinione. State calmi, con questi metodi vi avvicinate solo a qualche dittatore non al popolo del Pd, di cui mi onoro di far parte». #ArcipelagoGulag è l’hashtag con il quale si chiude la comunicazione social.
CORIGLIANO: «CHI STRUMENTALIZZA È IN MALAFEDE» Sul punto è intervenuto anche Pepè Corigliano, presidente della Fondazione Berlinguer Crotone: «La chiusura è stata determinata da un’ordinanza emessa dal sindaco di Crotone n° 143 del 10/09/2019, notificata al sottoscritto in qualità di presidente della fondazione il 16/09/2019, con la quale si ordinava lo sgombero dell’intero stabile comprensivo dei locali della sede suddetta». Corigliano avrebbe informato «puntualmente e immediatamente l’allora segretario del Pd Gino Murgi e altri dirigenti di partito, evidenziando la necessità di lasciare i locali, adempiendo all’ordinanza. Vista l’indifferenza alle ripetute sollecitazioni e trascorsi alcuni mesi, ho personalmente provveduto a notificare in data 11 novembre 2019 all’allora segretario Murgi la copia della stessa. Ho avuto inoltre in quell’occasione (non l’unica sinceramente) rassicurazioni sull’abbandono dell’immobile, che comunque non sarebbe stato utilizzato per incontri di carattere pubblico a cui avrebbero partecipato persone. La sera del 9 dicembre – continua Corigliano – sono venuto a conoscenza che il giorno successivo si sarebbe tenuta una conferenza stampa nei locali oggetto di sgombero e che nello stesso in precedenza erano state fatte più riunioni pubbliche, disattendendo alle numerose assicurazioni e agli impegni presi dallo stesso Murgi mettendo a serio repentaglio l’incolumità dei presenti. Per questo la mattina del martedì 10 dicembre si è provveduto alla sostituzione della serratura, ottemperando all’ordinanza ed evitando che la stessa venisse ulteriormente disattesa. Chi oggi vuole strumentalizzare politicamente tale situazione è in evidente malafede».(redazione@corrierecal.it)

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