CATANZARO Mario Riccelli, considerato l’autore dell’omicidio di Antonio Ranieri, avvenuto la mattina del 30 marzo 2018, è stato condannato a 30 anni di reclusione dal Gup di Catanzaro. Assolto invece Roberto Riccelli, accusato di favoreggiamento (per lui il pm Pasquale Mandolfino aveva chiesto una condanna a 2 anni e 6 mesi). Il gup Matteo Ferrante ha inoltre disposto una provvisionale di 100mila euro per le parti civili che si sono costituite con l’avvocato Giovanni Traversa.
L’omicidio del 79enne Antonio Ranieri avvenne a pochi metri da un fabbricato di sua proprietà a Montauro. Riccelli, per l’accusa, irritato dalle continue richieste della vittima dovute al protratto mancato pagamento del canone di locazione, avrebbe iniziato una discussione con Ranieri. Poi avrebbe estratto una pistola Beretta calibro 7,65, legalmente detenuta e di cui era stata dichiarata falsamente la cessione a terzi, esplodendo tre colpi di pistola che hanno colpito Ranieri alla testa. Dopo aver fatto fuoco, Riccelli avrebbe poi sottratto il cellulare e il portadocumenti della vittima, provando a simulare una rapina per depistare le indagini.
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