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‘Ndrangheta, blitz interforze contro i clan di Cosenza: 18 fermi – VIDEO E NOMI

Operazione di polizia, carabinieri e Guardia di Finanza coordinata dalla Dda di Catanzaro: contestati i reati di omicidio, tentato omicidio, estorsione, usura e spaccio di stupefacenti. “Luce” sull…

Pubblicato il: 13/12/2019 – 6:25
‘Ndrangheta, blitz interforze contro i clan di Cosenza: 18 fermi – VIDEO E NOMI

COSENZA Dalle prime luci dell’alba, la Polizia di Stato, l’Arma dei carabinieri e la Guardia di Finanza stanno dando esecuzione a un articolato provvedimento di fermo di indiziato di delitto della Direzione distrettuale antimafia, nei confronti dei 18 soggetti appartenenti ai due principali clan di ‘ndrangheta operanti a Cosenza e ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di omicidio, estorsione (tentata e consumata, vari episodi), porto e detenzione abusivi di arma (diversi episodi), ricettazione, spaccio di sostanze stupefacenti, usura (diversi episodi), lesioni, tutti aggravati dalle modalità mafiose.
“LUCE” SULL’OMICIDIO DEL BOSS BRUNI E’ l’omicidio di Luca Bruni, il presunto boss della ‘ndrangheta cosentina scomparso il 3 gennaio 2012 ed il cui cadavere è stato trovato nel dicembre 2014, il delitto contestato ad alcune delle 18 persone fermate stamani nel corso dell’operazione interforze coordinata dalla Dda di Catanzaro contro boss e gregari delle due principali cosche di Cosenza. Si tratta dei cosiddetti “italiani” e “zingari”. Bruni, secondo gli investigatori aveva assunto un ruolo di vertice all’interno del proprio gruppo dopo la morte del fratello Michele, e stava tentando di organizzarsi per ampliare il raggio d’azione della propria cosca. Un tentativo che sarebbe stato in contrasto con gli accordi già stabiliti da un “patto” esistente tra “italiani” e “zingari”.  Nel corso delle indagini, gli investigatori della squadra mobile, del Nucleo operativo dei carabinieri e della Guardia di finanza di Cosenza avrebbero accertato numerosi casi di estorsione. Inoltre le cosche avrebbero avuto la disponibilità di armi alcune delle quali sequestrate nel corso delle indagini.
I NOMI  I soggetti fermati nel corso del blitz di questa mattina sono: Abbruzzese Luigi (classe ’85), Abbruzzese Antonio (classe ’84), Abbruzzese Marco (classe ’90), Abbruzzese Nicola (classe ’88), Abbruzzese Franco (classe ’73), Marotta Antonio (classe ’79), Casella Francesco (classe ’63), Bevilacqua Antonio (classe ’56), Colasuonno Antonio (classe ’78), Alushi Claudio (classe ’96), Attento Adamo (classe ’91), Porcaro Roberto (classe ’84), Drago Carlo (classe ’64), Drago Giovanni (classe ’93), Turboli Alberto (classe ’80), Turboli Danilo (classe ’95), D’Elia Andrea (classe ’92), Germano Pasquale (classe ’94).

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