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Sapia (M5): «La provincia garantisca il trasporto alla studentessa disabile»

Il deputato pentastellato ha «intimato» all’ente di attuare una sentenza del Tar per una giovane di Corigliano Rossano. La replica dell’ente intermedio: «Abbiamo assolto al nostro dovere»

Pubblicato il: 13/12/2019 – 10:44
Sapia (M5): «La provincia garantisca il trasporto alla studentessa disabile»

CORIGLIANO ROSSANO «Ho intimato alla Provincia di Cosenza di attuare la sentenza del Tar della Calabria secondo cui va garantito il diritto al trasporto e all’assistenza di una studentessa diversamente abile che frequenta una scuola pubblica di Corigliano-Rossano». Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Francesco Sapia, della commissione Sanità, che ha inviato una nota alla Provincia di Cosenza e alla stessa scuola perché la ragazza, in passato colpita da altre sofferenze, abbia tutti i diritti che le spettano».
«Ora la giovane va affiancata da personale specialistico, come impone una precisa sentenza del Tar, rispetto alla quale non sono ammissibili scuse di carenze di bilancio, come peraltro chiarito già da tempo dalla Corte costituzionale. Ancora, la ragazza ha diritto al trasporto gratuito, come previsto dalle norme che tutelano il diritto allo studio per i diversamente abili. Siamo ancora in Italia».
«Mi auguro – conclude Sapia – che a questo punto la Provincia di Cosenza garantisca insieme alla scuola interessata i diritti della ragazza, che io non lascerò mai da sola. Se guerra deve essere, denuncerò alla Procura della Repubblica ulteriori lungaggini».
«ABBIAMO ASSOLTO AL NOSTRO DOVERE» Non si è fatta attendere la replica della Provincia di Cosenza, al deputato grillino.
«La Provincia di Cosenza ha ottemperato alla sentenza del Tar Calabria n. 00277/2019 del 05/03/2019 in merito all’assistenza e al diritto allo studio di una studentessa diversamente abile che frequenta una scuola di Corigliano Rossano. Ha messo in atto quanto era necessario a garantire il trasporto gratuito nel tragitto casa/scuola. Per l’anno scolastico 2019/2020 è stata rinnovata la proposta di contributo economico dell’anno precedente. Nel corso dell’incontro dello scorso 8 novembre con i genitori della studentessa diversamente abile è stato concordato il contributo mensile da erogare sulla base di quanto disciplinato dal protocollo d’intesa con la Regione Calabria».
Dall’ente intermedio spigano anche che la Provincia di Cosenza «è soggetto gestore del “Servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione – supporto organizzativo (trasporto scolastico)” per gli studenti diversamente abili delle Scuole Secondarie di Secondo grado per conto della Regione Calabria sulla base di un protocollo d’intesa». Ma spiegano anche che con una nota pec del 26 agosto 2019 «è stato chiesto al Comune di Corigliano Rossano di verificare la possibilità e disponibilità a poter svolgere tale servizio di supporto organizzativo (trasporto scolastico) con oneri a carico della Provincia di Cosenza secondo i parametri indicati nel protocollo d’intesa con la Regione Calabria. Atteso che l’Ente ha considerato che l’erogazione del contributo economico direttamente alla famiglia potesse apparire la soluzione più efficace ed efficiente e da cui la studentessa trarrebbe anche un beneficio morale. Il settore Pari opportunità, Politiche sociali della Provincia di Cosenza che si è interessato del caso in questione, ha proposto l’erogazione del contributo per il trasporto, oltre a quello mensile per l’accompagnamento a decorrere dal 4 novembre e fino alla chiusura dell’anno scolastico 2019/2020».
Per quanto riguarda invece l’assistenza ad personam per l’intero orario di frequenza scolastica «il Settore Pari opportunità, politiche sociali della Provincia di Cosenza, così come veniva già riportato all’interno della sentenza del Tar Calabria, aveva comunicato di non avere alcuna competenza in materia ma il servizio rientra nella competenza dell’amministrazione scolastica. In particolare, all’istituto di Rossano sono state assegnate – sulla base della richiesta della Scuola stessa di n. 6 studenti diversamente abili – quattro figure professionali (di cui n. 2 Educatori Professionali e n. 2 Assistenti Educativi e quindi quasi nel rapporto studente/figura professionale 1:1). Ma per quanto attiene la figura di “assistente ad personam” la competenza non è di questo Ente – termina la nota della Provincia di Cosenza – in ragione non solo del protocollo d’intesa sottoscritto con la Regione Calabria in materia di assistenza all’autonomia e alla comunicazione, ma anche in quanto di competenza del Ministero dell’istruzione».

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