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Reati ambientali, cantiere e impianto sequestrati a Crosia e Corigliano: tre denunce

COSENZA Tre persone sono state denunciate dai Carabinieri Forestale della Stazione di Rossano durante un controllo svolto in un cantiere in località Sorrento-Trionto nel Comune di Crosia. Le tre pe…

Pubblicato il: 14/12/2019 – 17:14
Reati ambientali, cantiere e impianto sequestrati a Crosia e Corigliano: tre denunce

COSENZA Tre persone sono state denunciate dai Carabinieri Forestale della Stazione di Rossano durante un controllo svolto in un cantiere in località Sorrento-Trionto nel Comune di Crosia. Le tre persone, il custode giudiziario, il committente e l’esecutore materiale dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di violazione di sigilli, gestione e smaltimento illecito di rifiuti in area sottoposta a vincolo.
I Carabinieri Forestale durante un controllo in tale area hanno colto in flagranza di reato una persona mentre mediante un solco realizzato con un mezzo meccanico ed una condotta sotterranea, faceva convogliare gli scarichi industriali provenienti dal processo di lavorazione di inerti dal relativo impianto, in un invaso già sottoposto a sequestro dai militari nei mesi scorsi attraverso una attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari. I rifiuti prodotti erano quindi smaltiti su suolo nudo in un invaso appositamente realizzato con mezzo meccanico per contenere i rifiuti liquidi al fine disperderli nel sottosuolo sino ad interessare le falde acquifere del fiume Trionto.
Altro controllo è stato effettuato dai colleghi della Stazione Carabinieri Forestale di Corigliano in un impianto di selezione e lavaggio materiale inerte di una ditta posto in località “Marcalia” nel comune di Corigliano- Rossano area urbana di Corigliano. Nell’impianto gran parte delle acque di lavaggio, senza alcun trattamento, veniva – attraverso una tubatura – riversata, unitamente ai fanghi prodotti, in una vasca in terra non impermeabilizzata, ricavata in modo rudimentale, nelle adiacenze dell’impianto, mentre una piccola parte si riversava sempre sul suolo nudo circostante. Ciò ha comportato la denuncia del titolare dell’impianto per scarico sul suolo e deposito incontrollato di rifiuti costituiti dai reflui prodotti dal lavaggio inerti (acque e fanghi). Si è quindi proceduto al sequestro dell’impianto, dei reflui industriali contenuti nella vasca in terra e dei cumuli di materiali inerti posti nell’impianto e pronti per la vendita.

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