CATANZARO «Creare l’unità di crisi regionale» della sanità calabrese. Lo scrive il segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato. «Abbiamo lavorato in questi mesi – sostiene Sposato – con senso di responsabilità e sobrietà assieme alle strutture nazionali di Cgil, Cisl e Uil confederali e di categoria per la sanità calabrese. Lo abbiamo fatto senza amplificatori, abbiamo incontrato più volte il ministro Roberto Speranza, che è stato di parola con gli emendamenti approvati in legge di stabilità per lo sblocco delle assunzioni in deroga alla legge Madia. Abbiamo condiviso – prosegue il segretario della Cgil Calabria – la necessità di dare continuità ai lavoratori degli appalti in scadenza nella sanità, attraverso una società in house regionale di cui purtroppo la Regione Calabria non si è dotata, troppo impegnata in questi anni a fare contenziosi con i commissari di turno».
Secondo Sposato «ora serve creare l’unità di crisi regionale presso la Prefettura di Catanzaro per come concordato al ministero per il Piano operativo regionale, la rete ospedaliera, la medicina territoriale, la rete di emergenza urgenza, con il piano dei fabbisogni e lo sblocco delle assunzioni, l’internalizzazione dei lavoratori dei servizi in appalto, con il monitoraggio del ministero della Salute. In Calabria – conclude il segretario generale della Cgil – c’è bisogno di fare e risolvere problemi».
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