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Fede e storia in un dibattito con Paolo Mieli a Catanzaro

Il giornalista sarà protagonista della rassegna “Maieutikè, tra Cielo e Terra”. L’appuntamento, promosso dall’Arcidiocesi metropolitana di Catanzaro-Squillace e da Entopan, si terrà il 19 dicembre …

Pubblicato il: 16/12/2019 – 17:13
Fede e storia in un dibattito con Paolo Mieli a Catanzaro

CATANZARO Un laico di grande cultura, in cattedra per parlare di Fede e Storia, nel terzo incontro della rassegna “Maieutikè, tra Cielo e Terra”. L’evento avrà luogo il 19 dicembre alle 18, nella Basilica Maria SS. Immacolata, in Catanzaro e vedrà come relatore d’eccezione Paolo Mieli. Un nuovo prestigioso appuntamento per la rassegna promossa dall’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace e da Entopan – Smart Networks & Strategies.
Paolo Mieli, giornalista e saggista, è da lungo tempo curatore degli approfondimenti storico-culturali per la trasmissione di RaiTre “La Grande Storia”. Attraverso interviste, reportage e racconti in presa diretta, Paolo Mieli ha indagato il rapporto tra Fede e Storia sotto diversi punti di vista. L’ex direttore della Stampa e del Corriere della Sera ha spesso dialogato con grandi personaggi che hanno “fatto” la Storia e potrà affrontare il tema dell’evento da un osservatorio sicuramente privilegiato. Paolo Mieli, oltre ad essere un importante testimone del nostro tempo, è un apprezzato storico che, con progetti di ricerca e momenti divulgativi, ha incessantemente lavorato per sciogliere le mistificazioni del passato. Mieli è uno strenuo sostenitore del valore della memoria, anche come argine verso l’uso distorto delle nuove tecnologie, teso a moltiplicare le informazioni, senza criteri selettivi e senza una corretta interpretazione dei fatti.
Il terzo incontro di Maieutiké sarà presieduto e concluso dall’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace e presidente della Conferenza Episcopale Calabra, S. E. Monsignor Vincenzo Bertolone e introdotto da Francesco Cicione, CEO di Entopan. A moderare la serata, il Direttore diocesano dell’Ufficio Cultura, Francesco Brancaccio.
«La fede non si può ridurre a un’esperienza puramente spirituale ed estatica, ma è la celebrazione di una “incarnazione”, ovverosia dell’arrivo del divino all’interno delle vite e dei giorni degli uomini – ha dichiarato S. E. Monsignor Vincenzo Bertolone – Per interpretare il nostro tempo è dunque indispensabile rileggere il profondo intreccio che lega Fede e Storia, esperienza religiosa ed esperienza sociale e culturale. Il Cristianesimo è religione in senso sociale e storico. L’anima autentica dell’Incarnazione riassume Storia ed Eterno. Sarà un bellissimo dono poter ascoltare, su questo tema, un personaggio illustre e di eccezionale preparazione come Paolo Mieli». Di recente, Papa Francesco ha ricordato come ogni celebrazione eucaristica, mentre costituisce un atto di culto verso Dio, rimanda alla vita e alle vicende concrete della nostra esistenza. Il Santo Padre ha parlato dell’Eucarestia, il sacramento che contiene tutto il sacrificio di Cristo, come di una porta aperta tra Fede e Storia. Lo stesso Papa Benedetto XVI, nella premessa al suo libro su Gesù di Nazareth, volle ricordare il valore e i limiti del metodo storico-critico, promuovendo la necessità di un’esegesi scientifica illuminata dalla Fede. Esiste un incessante dialogo tra Fede e Storia, che a volte può manifestarsi in accese criticità, più spesso scorre carsico e potente. In questo dinamico intreccio tra Fede e Storia si rintraccia un cardine essenziale della Cristianità. «La Fede è un evento salvifico che trasforma ogni uomo e vivifica la Storia liberando entrambi dal limite asfittico di un pensiero fatto di sola immanenza e non arricchito da una prospettiva di trascendenza – ha dichiarato Francesco Cicione – Cercare e donare senso e verità è il compito di ogni uomo e di ogni attività economica, professionale ed imprenditoriale. E’ in questa emancipazione dal primato del contingente sull’assoluto che si compie la necessaria “redenzione” personale e collettiva che tutta l’umanità attende e senza la quale nessun vero progresso potrà mai essere edificato. Come Entopan ci sentiamo impegnati in questo cammino ed in questa testimonianza».
Maieutikè, ciclo annuale di nove convegni, ha preso il via lo scorso ottobre, proponendo un intenso percorso di dialogo tra Cultura e Fede, animato, di volta in volta, da protagonisti del mondo della Cultura, dell’Economia, della Scienza, dell’Imprenditoria e dell’Università. Maieutiké vede impegnati assieme l’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace e il provider di innovazione Entopan Smart Networks & Strategies, in un grande sforzo di animazione culturale ed evangelica per il perseguimento del bene comune e la crescita della comunità.

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