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In Calabria aumentano i trapianti di rene. Aned: «Traguardo storico»

Soddisfatto Pasquale Scarmozzino, delegato delle associazioni nel comitato tecnico trapianti: «Senza emigrazione consentiti risparmi per 2 milioni»

Pubblicato il: 16/12/2019 – 19:23
In Calabria aumentano i trapianti di rene. Aned: «Traguardo storico»

CATANZARO I trapianti di rene effettuati in Calabria sono passati da 35 del 2018 ai 40 dell’anno in corso. «Un traguardo storico – afferma Pasquale Scarmozzino, vice presidente dell’Aned e delegato delle associazioni nel comitato tecnico trapianti – che bisogna ulteriormente incrementare per raggiungere gli standard necessari a soddisfare le aspettative dei cento pazienti calabresi ancora in lista attesa». «Quaranta trapianti – prosegue Scarmozzino – rappresentano un risultato numericamente doppio rispetto al 2017, superando con i 31 donatori persino l’obiettivo dei 28 programmati dal DCA 167 del 2018. A questo straordinario risultato ha contribuito meritoriamente l’equipe della rianimazione dell’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro con il suo procurement corrispondente al 55% del totale. Questo risultato induce a mobilitarsi per ulteriori e significativi numeri raggiungibili mediante interventi come la stabilizzazione e implementazione organico del personale in servizio H24 nel Centro regionale; ricerca e rimozione delle cause che impediscono tuttora alle rianimazioni degli ospedali Spoke anche le sole segnalazioni di potenziali donazioni; impegno delle istituzioni, accanto alle associazioni come Aned, alla diffusione della cultura alla donazione degli organi in modo più pressante, unico strumento per contenere il numero elevato calabrese (48%) alle opposizioni, sostanzialmente causate da insufficiente informazione». «Nel solo 2019 – sostiene ancora Scarmozzino – è stata data con il trapianto la possibilità a tanti corregionali di migliorare notevolmente le proprie condizioni di vita. Questo ha consentito risparmi alla sanità regionale per circa due milioni di euro possibili grazie alla mancata emigrazione fuori regione e altri due per risparmi legati ai trattamenti dialitici non più necessari.» «Nel breve periodo – conclude il vice presidente dell’Aned – bisogna fare in modo che le donazioni calabresi possano soddisfare anche le aspettative di trapianto dei circa 80 pazienti calabresi ancora in lista attesa trapianto di altri organi salvavita come cuore, fegato, pancreas e polmoni».

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