CATANZARO «Siamo disponibili ad avviare personalmente la raccolta firme a Guardavalle perché il sindaco possa rimuovere la statua di Sant’Agazio donata dalla famiglia Gallace e posizionata davanti al palazzo comunale della cittadina. Il procuratore Gratteri ha perfettamente ragione quando dice che la statua va tolta perché rappresenta una forma di esternazione del potere». Lo affermano in una nota congiunta Giuseppe Brugnano, consigliere comunale di San Luca e segretario nazionale della Federazione Sindacale di Polizia, e Simone Puccio, consigliere comunale di Botricello e giornalista. Il caso era stato sollevato dalla trasmissione televisiva “Striscia la notizia” (qui la notizia) che aveva anche diffuso un fuori onda in cui il sindaco, Pino Ussia, del Pd, manifestava timori per la sua vita nel caso in cui la statua dotata dalla famiglia, che governa un clan di ‘ndrangheta, fosse rimossa.
«Le immagini del servizio di Striscia la Notizia – hanno evidenziato i due amministratori – hanno messo a nudo la spavalderia mafiosa, rappresentata proprio dalla statua posta davanti al Comune. I simboli religiosi, quando sono legati al potere mafioso e alla sua ostentazione, rappresentano un significato rilevante che la consorteria vuole dare alla popolazione. Ecco perché quella statua va subito rimossa. Considerata la difficoltà del sindaco ad occuparsene in prima persona – hanno aggiunto Brugnano e Puccio – abbiamo chiesto stamani, allo stesso primo cittadino, l’autorizzazione per posizionare un banchetto nella piazza di Guardavalle che ci consenta, sabato 22 dicembre, dalle ore 9 alle ore 13, di raccogliere le firme necessarie per rimuovere la statua».
I due consiglieri comunali, «nello spirito di massima collaborazione anche con le istituzioni locali», hanno lanciato un appello alla popolazione di Guardavalle, «affinché partecipi in piena libertà alla raccolta firme, comprendendo che non possiamo lasciare che la ‘ndrangheta semini sul territorio attraverso la simbologia del potere e della supremazia».
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