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Ultimatum di Iacucci: «Chi non firma a favore di Callipo si pone fuori dal Pd»

A Crotone il commissario della federazione provinciale dem ha bacchettato Oliverio: «Non è stato generoso con il partito». E ha attaccato Guglielmelli per le scelte alle amministrative di Cosenza. …

Pubblicato il: 17/12/2019 – 19:21
Ultimatum di Iacucci: «Chi non firma a favore di Callipo si pone fuori dal Pd»

di Gaetano Megna
CROTONE I sindaci ed i segretari dei circoli del Partito democratico della provincia di Crotone, nelle prossime ore, saranno chiamati a sottoscrive un documento di sostegno alla candidatura di Pippo Callipo alla carica di presidente della giunta regionale calabrese. Lo ha detto il commissario provinciale del Pd, Franco Iacucci, nel suo intervento all’incontro con i segretari di circolo e sindaci, tenutosi oggi a Crotone. Coloro che non firmeranno il documento «si porranno da soli fuori dal Pd». Non sono previste espulsioni, ma «autoespulsioni». Come ha spiegato Iacucci nella conferenza stampa, che ha preceduto l’incontro con i rappresentanti del suo partito «la linea da seguire è quella tracciata dal segretario nazionale Zingaretti». Significa che «il candidato a presidente scelto dal partito è Pippo Callipo».
«Una scelta di rinnovamento», secondo commissario, che «è stata fatta anche perché i sondaggi davano Oliverio ad una percentuale irrisoria». Rinnovamento e non gradimento da parte degli elettori di Oliverio hanno convinto il Pd a puntare su un candidato civico.
Secondo Iacucci, quindi, «non c’è stata nessuna azione stalinista nella scelta» e ad Oliverio «era stato chiesto di fare un passo di lato per svolgere un ruolo importante, mettendosi a disposizione di questo partito». Oliverio, dal canto suo, «non è stato generoso» e «non ha voluto tenere conto di quanto ha avuto nel tempo dal suo partito».
La linea tracciata dal segretario nazionale «è chiarissima e non si torna indietro, perché non si può essere dirigente e lavorare contro lo stesso partito». Secondo Iacucci «questa è la vera democrazia, altro che stalinismo».

Il commissariamento delle federazioni di Cosenza e Crotone «è un atto legittimo». Non sono mancate le frecciate per Luigi Guglielmelli, ex segretario della federazione di Cosenza, accusato di «non avere presentato liste con il simbolo del Pd alle elezioni comunali di Rende, Montalto Uffugo e Corigliano-Rossano».
Ha ribadito di essere venuto a Crotone «per unire il partito, non per dividerlo». Intende governare la federazione crotonese partendo dalla convinzione che «il Pd è un partito plurale, ma unitario». Si è detto «fiducioso» sul risultato finale. Rispondendo alle domande dei giornalisti ha detto di avere iniziato il lavoro per la composizione delle liste. E’ stata chiesta la disponibilità alla candidatura ad alcuni soggetti e la risposta è stata positiva. La fase attuale è quella valutazione e della scelta dei candidati, che dovranno essere inseriti nelle liste entro le ore 12 del prossimo 28 dicembre.
Alla domanda: «C’è la possibilità di candidare Flora Sculco, consigliera regionale eletta nel centrosinistra, in una delle liste di Callipo», Iacucci ha risposto: «Ho letto che si candida con altri e comunque la questione non è in agenda». Si è detto contro le primarie, uno strumento che poteva andare bene in alcune circostante, ma che anche il partito nazionale ha deciso di non utilizzare più. Nell sua attività di gestione del Pd di Crotone si avvarrà dell’ausilio di due subcommissari: uno per il territorio e l’altro per la città. E’ stato chiesto se queste nomine potessero essere considerate come il commissariamento della segretaria del circolo di Crotone e la risposta è stata: «Nessun commissariamento».
La segretaria cittadina, Antonella Stefanizzi, è stata chiamata telefonicamente ed è stata invitata a partecipare all’incontro di questa sera. Secondo Iacucci, Stefanizzi avrebbe assicurato la sua presenza, ma all’incontro non c’era. Mancavano alcuni sindaci e segretari di sezione, che Iacucci ha giustificato dicendo di essere stato informato per tempo sulla loro impossibilità ad essere presenti. La decisione di restare nel Pd ora sarà certificata con la firma «di fedeltà».
GUGLIELMELLI: «QUANTE CAVOLATE» Alle parole di Iacucci replica a stretto giro Luigi Guglielmelli, ex segretario della Federazione, anch’essa commissariata, di Cosenza. «Ho letto il resoconto della conferenza stampa di Franco Iacucci, Sindaco di Aiello, Presidente della Provincia di Cosenza, Direttore del dipartimento Mezzogiorno dell’UPI, Componente dell’ufficio del PD Calabria per le liste, Commissario della Federazione di Crotone, membro del Gabinetto della Regione Calabria, in cui se la prende con me perché non è stato presentato il simbolo del Pd a Rende e Corigliano-Rossano – scrive Guglielmelli –. Siamo su scherzi a parte: i circoli in questione sono stati commissariati da Stefano Graziano e i commissari designati, Peppino Aloise e Cesare Marini, hanno ritenuto di non presentare il simbolo del Pd per ragioni riferite all’organo di partito a cui rispondevano e cioè, come da Statuto, al commissario regionale Graziano. La Federazione è stata estromessa completamente e infatti i risultati li abbiamo visti tutti. Su Montalto invece consiglio di chiedere a Mimmo Bevacqua come mai ha dato il simbolo della sua corrente, Zonadem.
Non so se è la distrazione per i suoi tanti impegni o l’assuefazione alle tante cavolate dette e ripetute giornalmente ma davvero oggi Franco ci ha fatto uno scherzo spassoso. Gli consiglio di dedicarsi alla Provincia di Cosenza visto che a breve ripetuti scioperi e mobilitazioni bloccheranno servizi ed attività». (redazione@corrierecal.it)

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