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Dirigenti incaricati al comune di Crotone, chiesto parere legale

Alcuni consiglieri comunali avevano avanzato la richiesta scritta di verificare i titoli di studio posseduti dai dirigenti del Comune

Pubblicato il: 19/12/2019 – 22:20
Dirigenti incaricati al comune di Crotone, chiesto parere legale

di Gaetano Megna
CROTONE
Il Comune di Crotone ha deciso di chiedere un parere legale all’avvocato Oreste Morcavallo per gli incarichi conferiti dal sindaco Ugo Pugliese ai dirigenti con l’articolo 110 del Tuel.
La decisione è stata assunta dal commissario prefettizio Tiziana Costantino con la deliberazione n. 9 del 16 dicembre scorso. Costantino ha accolto la proposta del segretario generale dell’ente, Antonino Maria Fortuna, al quale, lo scorso 3 dicembre, i consiglieri comunali Vincenzo De Franco, Salvatore Gaetano, Fabiola Marrelli ed Enrico Pedace avevano avanzato la richiesta scritta di verificare i titoli di studio posseduti dai dirigenti del Comune e dagli amministratori delle società partecipate, alla luce della sentenza n. 182 della Corte dei conti giurisdizionale del Veneto. Una sentenza riguardante «gli incarichi dati senza titolo», che «costituiscono danno erariale».
La sentenza della Corte dei conti del Veneto è stata commentata in un articolo pubblicato da Italia oggi, lo scorso 29 novembre, copia del quale è stata allegata alla richiesta depositata al protocollo del Comune dai quattro consiglieri comunali. Nell’articolo viene evidenziato che “se alla dirigenza per concorso si accede necessariamente con la laurea, tale titolo va preteso anche per gli incarichi a contratto”. Nella loro richiesta i quattro consiglieri scrivono di esser fiduciosi di “una celere verifica” da parte del destinatario della richiesta “circa incarichi dati nell’ente comunale e nelle società partecipate”. Hanno chiesto, quindi, di verificare se i tre dirigenti nominati con l’articolo 110 del Tuel e gli amministratori nominati nelle società partecipate (Akrea, Crotone sviluppo e Congesi) siano in possesso del titolo di studio (laurea) previsto dalla sentenza della sezione della Corte dei conti del Veneto. Il Comune poteva risparmiarsi i soldi per pagare l’avvocato Morcavallo se fosse stato interessato esclusivamente al parere riguardante la situazione degli amministratori delle partecipate.
La sentenza n. 16335/2019 delle sezioni unite della Corte di Cassazione, depositata lo scorso 18 giungo, infatti, consente ad un sindaco di revocare gli amministratori nominati nelle partecipate dal suo predecessore “senza dover necessariamente attendere la scadenza del contratto”. Se, quindi, il commissario prefettizio, che detiene i poteri del sindaco e del consiglio comunale, volesse procedere alla rescissione dei contratti con gli amministratori delle partecipate potrebbe farlo applicando semplicemente la sentenza della Cassazione. Più complessa, invece, è la questione che riguarda i dirigenti incaricati con l’articolo 110 del Tuel. Il parere potrebbe essere necessario per redimere alcuni dubbi. Il ricorso all’avvocato Morcavallo fa capire che il commissario prefettizio vorrebbe individuare la migliore soluzione legale da percorrere, senza correre il rischio di impantanarsi in vertenze. In più occasioni Costantino ha dichiarato di avere avviato le procedure per definire la situazione dei tre dirigenti in forza la Comune di Cotone. (redazione@corrierecal.it)

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