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Sanità, Sapia: «La struttura commissariale non si vede, né si sente»

Il deputato 5 stelle lancia un appello al leader del suo partito: «Ti aspetto in Calabria per rimettere in riga Cotticelli»

Pubblicato il: 19/12/2019 – 18:22
Sanità, Sapia: «La struttura commissariale non si vede, né si sente»

CATANZARO «La Cardiologia-Utic di Rossano resta chiusa. Il fatto è molto grave. In proposito la struttura commissariale non si vede né si sente. L’Alto Ionio cosentino è appeso alle decisioni dei delegati Saverio Cotticelli e Maria Crocco, che ancora non hanno completato la ricognizione sul fabbisogno di personale sanitario, non hanno riattivato gli ospedali di Trebisacce e Praia a Mare e tra l’altro hanno indicato alla guida dell’Asp di Cosenza e dell’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria due professionisti privi di comprovata esperienza in materia di organizzazione e gestione sanitaria. Quali altri doni porterà Babbo Natale?». Così il deputato in quota 5 stelle, Francesco Sapia che lancia un appello a Luigi Di Maio: «Il decreto Calabria rimane inattuato. Il provvedimento, da mesi convertito in legge, ha prodotto confusione e finora non è servito a risolvere i problemi urgenti della sanità calabrese. Al contrario, il caos è aumentato, tanto per non farci mancare nulla oltre ai morti per malasanità e a un’emigrazione sanitaria che ai calabresi costa 320milioni all’anno.
Da deputato – continua – mi sono fatto in quattro per contribuire allo sblocco del turnover del personale sanitario della Calabria. Ancora: ho denunciato carenze, abusi e disservizi e illegalità diffuse, ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Inoltre, come noto ho preso posizione sull’innegabile, manifesto immobilismo dei ministeri vigilanti, che a quanto pare preferiscono ascoltare gli alti burocrati Angela Adduce e Andrea Urbani, di cui ho chiesto formalmente la rimozione, ritenendoli i primi responsabili dell’andamento della sanità calabrese.
Io non accetto che il mio territorio e la mia gente vengano trattati come se fossero di serie C. Non tollero l’assenza e l’indifferenza del governo e non sopporto più le promesse e le rassicurazioni di chicchessia che non si traducano in fatti, in azioni concrete, tangibili, effettive. Per questo motivo – conclude – contesto a gran voce l’operato della struttura commissariale, che evidentemente sta benissimo al ministro dell’Economia e al ministro della Salute. Luigi Di Maio, ti aspetto in Calabria: tu puoi sistemare le cose e rimettere in riga Cotticelli e Crocco».

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