COSENZA «Il Planetario comunale “G.B. Amico” approda su Nature Astronomy, rivista online specializzata, ultima creatura del prestigioso gruppo editoriale Nature Publishing. Punto di riferimento internazionale per quanti – studiosi, addetti ai lavori e appassionati vogliano conoscere le ricerche di più alto livello in astronomia, astrofisica e scienze planetarie – Nature Astronomy accoglie l’appassionato racconto del “Progetto Scuola”, frutto della collaborazione istituzionale tra l’Amministrazione comunale e l’associazione Fisicittà, che fa capo al Dipartimento di fisica dell’Università della Calabria, diretto dal prof. Vincenzo Carbone». A darne notizia è il Comune di Cosenza.
«È proprio l’università – è detto in un comunicato – a parlare di questa esperienza, iniziata nello scorso mese di ottobre, al momento dell’apertura a regime del planetario comunale attraverso un modello sperimentale di gestione, elaborato dal settore cultura dell’ente e dal comitato scientifico del planetario che, alle attività serali per il pubblico, affianca un’attività quotidiana per le scuole. I protagonisti dell’attività didattica sono i dottorandi del Dipartimento di fisica dell’ateneo calabrese, con la supervisione di “senior scientists”. È “affidando a loro il programma educativo per le scuole – si legge nel bel racconto che, in lingua inglese, raggiunge una platea internazionale – che si è sviluppato un modello partecipativo di management del planetario di Cosenza, che genera un ciclo virtuoso di ricerca scientifica e, per l’opportunità di miglioramento delle capacità comunicative, anche di scienze dell’educazione e della comunicazione”. Quella cupola dove, ad oggi, hanno fatto ingresso circa 4.000 studenti delle scuole di ogni ordine e grado, provenienti da tutte le province calabresi, è un grande ambiente di apprendimento e luogo di stimolante interazione con i ragazzi e i loro insegnanti che vengono sensibilizzati ad un feedback per sviluppare e migliorare ulteriormente le attività indirizzandole a bisogni ed esigenze didattiche specifiche».
«I quattro dottorandi, tanti sono stati formati nella fase iniziale all’utilizzo dei proiettori – è detto ancora nel comunicato – oggi sono affiancati da altri colleghi e di nuovi se ne aggiungeranno nei prossimi mesi a garantire il turnover necessario a gestire questa attività didattica per la quale si registrano prenotazioni per tutto l’anno scolastico. Il planetario comunale di Cosenza, secondo per grandezza in Italia, dotato di tecnologie ottiche e digitali all’avanguardia, si propone con un modello di management che rafforza il ruolo dei planetari e delle infrastrutture simili quali importanti interfaccia tra la comunità scientifica e le comunità civiche».
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